Non sarà la
soluzione definitiva al problema ma sicuramente un inedito metodo per trattare
il tumore alla prostata quello rappresentato da un semplice cerotto da
applicare sulla pelle a lento rilascio come scoperto da ricercatori britannici
del Queen’s University di Belfast.
Se gli studi
dovessero essere confermati, tale cerotto dovrebbe rilasciare infinitesimali
quantità di nitroglicerina che avrebbe i suoi effetti contro la neoplasia. Lo
studio ha coinvolto un numero un po’ risicato di pazienti, soltanto 29, affetti
da tumore alla prostata che, una volta trattati con il cerotto avrebbero
evidenziato un più basso livello dei valori di PSA nel sangue, un enzima in
grado di fornirci utili indicazioni circa la possibilità di una
neoplasia a carico della prostata. Tale enzima, nella normalità esplica la sua
funzione nel mantenere fluido il seme in modo da consentire agli spermatozoi di
potersi muovere all’interno dello sperma con maggiore facilità.
E’ vero che oggi lo
studio del PSA non è del tutto indicativo sulla possibilità di una neoplasia
alla prostata tuttavia lo studio di tale enzima resta pur sempre un buon
indicatore per capire se si stia facendo strada nell’individuo un tumore alla
prostata o meno.
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