L’asma colpisce più i
bambini che vivono in città, rispetto a quelli che vivono in campagna. Lo
sostiene uno studio epidemiologico tedesco giustificando questa realtà con il
fatto che i bambini che vivono in zone rurali vengono maggiormente in contatto
con tutta una serie di microrganismi, funghi compresi, che stimolano e
fortificano il loro sistema immunitario.
Oltretutto l’asma è un
disturbo cronico che, non solo è diffuso in larga misura in tutta Europa, ma si
sta diffondendo sempre di più, ne consegue che l’attenzione del mondo
scientifico è alta verso quelle che possono essere non solo le cure del
disturbo ma, soprattutto, le cause e se consideriamo che stiamo parlando di
bambini, si comprende bene che prima si agisce sulle cause e maggiori sono le
possibilità di successi terapeutici per tali manifestazioni patologiche.
Analizzando così gli
eventuali microrganismi presenti nelle camerette di bambini che vivevano in
campagna con quelle dei loro coetanei che vivevano in città, si è scoperto che
quest’ultimi avevano una varietà infinità di agenti in meno con i quali venire
in contatto diretto rispetto ai bambini che vivono in campagna. Proprio quei
batteri e funghi che abbondano nelle aree rurali si comporterebbero come veri e
propri “guardiani della salute”,
spiegano i ricercatori, sul New England Journal of Medicine, ma il
meccanismo non è chiaro.
Lo studio è tanto più
importante se si considera anche che fino adesso la maggiore presenza di
soggetti allergici in città si era attribuita al solo inquinamento urbano di
gran lunga maggiore che in campagna. Si è visto invece che non sono soltanto
gli allergeni “cittadini” a scatenare l’asma, ma anche le ridotte capacità
dell’organismo di fronteggiarla a causa di una sorta di “debolezza” del sistema
immunitario. E, comunque, non basta la sola la diversità dei microbi
presenti nelle campagne per spiegare tale fenomeno, è probabile che si tratti
di una particolare associazione di microrganismi a stimolare l’effetto
protettivo come, spiega Ege. “Alcuni bacilli e staffilococchi –
Staphylococcus sciuri, per esempio – e funghi come quelli del genere Erotium.“
Il prossimo passo perciò sarà quello di scendere
al livello delle singole specie per analizzare il collegamento con la
probabilità di sviluppare l’asma.
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