C'è chi pensa che vi sia un
legame tra diabete mellito di tipo 2 e pesticidi usati in ambito agricolo.
Sarà vero? A quanto pare sì. A dare spazio a questa notizia è stato l'American
Journal of Epidemiology. Secondo i ricercatori l'aumento dei casi di diabete
mellito di tipo 2 trova una spiegazione proprio nei pesticidi usati
nell'agricoltura. La notizia peggiore è che per la maggior parte dei
ricercatori non si tratta di sostanze utilizzate adesso, ma da anni, come
quei composti chimici che appartengono al gruppo dei Policlorobifenili, o PCB. Tali sostanze sono altamente nocive e rimangono nell'ambiente per molto
tempo. La loro permanenza avviene anche negli organismi in quanto si accumulano
nel loro stesso grasso ed inoltre possono passare anche da un
animale all'altro seguendo la catena alimentare. L'uomo in
pratica può contaminarsi con questi pesticidi pur mangiando semplice carne di
maiale. In questo modo è possibile avere una maggiore predisposizione al
diabete. Gli animali che risentono di più di questa contaminazione sono quelli
cresciuti in cattività o i pesci grassi come i salmoni dei vivai, che battono
per ben sette volte i salmoni selvatici.
Anche i PBDE sono altamente nocivi per il nostro organismo. La contaminazione
con questi pesticidi è molto più difficile da evitare, infatti questi composti
entrano nel nostro organismo anche soltanto se respiriamo vicino a oggetti che
ne sono venuti a contatto. Lo studio nasce dall'intuito dei ricercatori del National Institutes of Health
USA che hanno esaminato più di 31.000 irroratrici che partecipavano
all'Agricultural Health Study (Agricultural Health Study). A soli cinque anni
dallo studio ben 1176 sottoscrittori di pesticidi avevano sviluppato il diabete
di tipo 2. É bene dire che non tutti hanno usato gli stessi pesticidi, ma
quelli maggiormente incriminati sono: aldrin, clordano, eptacloro, dichlorvos,
Triclorfon, alaclor e Cianazina.
Si tratta dunque di pesticidi clorurati. Ma come è possibile evitarli? A parere dei ricercatori è fondamentale seguire tutte le norme igieniche per
eliminare una sostanziale quantità di elementi nocivi. In pratica basta usare il bicarbonato di sodio,
che legandosi ai pesticidi riesce a fare in modo che questi non rimangano attaccati
agli ortaggi che laviamo prima di cucinare. Inoltre bisogna risciacquare bene
con acqua calda e poi con acqua fredda. Per limitare il rischio di diabete
inoltre non dobbiamo dimenticare un sano allenamento fisico ed una dieta
equilibrata.
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