Lo ammette l’allergologa Antonella Muraro, responsabile del Centro allergie alimentari della Regione Veneto presso l'Azienda ospedaliera di Padova (www.centroallergiealimentari.eu). Si tratta a questo punto di capire le motivazioni che stanno alla base di questo trend tanto grave nei Paesi maggiormente sviluppati. Secondo la specialista, i motivi starebbero tutti nell’inquinamento, in primis, cui si aggiunge lo stile di vita dei Paesi sviluppati laddove nella popolazione si è venuta a determinare una situazione, se vogliamo paradossale, determinata dal fatto che il sistema immunitario della gente non è più in grado di riconoscere le sostanze intollerabili.
Tale scenario è sicuramente allarmante se si considera, oltretutto, che sono i più piccoli gli individui maggiormente esposti alle malattie allergiche, si pensi soltanto che oggi si conta un bambino su quattro allergico, ma basterà aspettare circa un decennio per constatare come in futuro i bambini allergici saranno uno su due e ciò nella sola Europa. Per non parlare poi delle intolleranze alimentari, in ascesa al pari delle allergie.
Hit Parade delle allergie
Se poi volessimo stilare una classifica delle allergie scopriremmo che in pole position figurano le allergie ai pollini, basti solo pensare che ne soffrono ben 12 milioni di italiani e di questi, due milioni e mezzo circa sviluppano allergia ai pollini d’albero, in aggiunta all’allergia alle graminacee che affliggono i pazienti per non meno di tre mesi all’anno, cui si aggiungono allergie verso frutti e anche verdure. I sintomi sofferti da questi pazienti allergici sono caratteristici, con prurito, starnuti, bruciore, gonfiore, nei casi gravi, si rischia anche lo shock anafilattico,dopo assunzione di frutti per i quali si sviluppano allergie, ricordiamo, per citarne una, la fragola.

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