lunedì 10 settembre 2012

Artrite reumatoide: nuove precauzioni con un farmaco biologico in uso



Qualche tempo fa il farmaco Tocilizumab, nome commerciale RoActemra, per la cura dell’artrite reumatoide, era stato salutato con grande enfasi quale vero rimedio nei confronti della grave malattia autoimmune. A tratteggiarne le doti anche Gianfranco Ferraccioli, Professore Ordinario di Reumatologia e Direttore del Dipartimento di Reumatologia all’Università Cattolica di Roma che, alla vigilia dell’ingresso della sostanza farmaceutica nel nostro Paese dopo l’efficacia dimostrata dal farmaco su un campione di 4.400 pazienti, si era dichiarato molto soddisfatto della nuova sostanza farmacologica. Ma adesso qualche ombra si agita sulla molecola.

Nessun allarme sia chiaro, tutti i farmaci sono potenzialmente in grado di determinare effetti collaterali anche gravi. Ma è sicuramente utile ricordare che un paziente affetto da artrite reumatoide in forma moderata-grave, dopo assunzione del farmaco è andato incontro ad un episodio di anafilassi ad esito infausto.
La constatazione di quanto avvenuto è sicuramente importante perché pone l’accento sull’opportunità di verificare con attenzione eventuali casi di ipersensibilità o anafilassi in quei pazienti in cura con tale farmaco biologico sia durante il trattamento che immediatamente dopo l’impiego della stessa molecola, affinché gli stessi medici siano messi nella condizione di essere prontamente disponibili al fine di istituire il trattamento terapeutico adeguato per fronteggiare un’eventuale situazione di emergenza. L’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco, prendendo spunto da quanto avvenuto, ricorda che al manifestarsi di una grave reazione allergica a seguito dell’infusione di Tocilizumab, il trattamento andrà immediatamente interrotto e il farmaco mai più utilizzato in quel paziente.

Ricordiamo che parliamo di un farmaco rappresentato da un anticorpo monoclonale che può essere o meno associato a Methotrexate e trova indicazione nel trattamento dell’artrite reumatoide attiva da
moderata a grave in pazienti adulti che non abbiano risposto adeguatamente o siano intolleranti a precedente terapia con uno o più farmaci antireumatici modificanti la malattia (DMARD). In questi pazienti RoActemra può essere dato in monoterapia in caso di intolleranza a Metotrexato o quando sia inappropriato continuare un trattamento con Metotrexato.

Fonte: AIFA, 2010

XagenaHeadlines2010



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