Qualche tempo fa il farmaco Tocilizumab, nome
commerciale RoActemra, per la cura dell’artrite reumatoide, era stato salutato
con grande enfasi quale vero rimedio nei confronti della grave malattia
autoimmune. A tratteggiarne le doti anche Gianfranco Ferraccioli,
Professore Ordinario di Reumatologia e Direttore del Dipartimento di
Reumatologia all’Università Cattolica di Roma che, alla vigilia dell’ingresso
della sostanza farmaceutica nel nostro Paese dopo l’efficacia dimostrata dal
farmaco su un campione di 4.400 pazienti, si era dichiarato molto soddisfatto
della nuova sostanza farmacologica. Ma adesso qualche ombra si agita sulla
molecola.
Nessun allarme sia chiaro, tutti i farmaci sono
potenzialmente in grado di determinare effetti collaterali anche gravi. Ma è
sicuramente utile ricordare che un paziente affetto da artrite reumatoide in
forma moderata-grave, dopo assunzione del farmaco è andato incontro ad un
episodio di anafilassi ad esito infausto.
La constatazione di quanto avvenuto è sicuramente
importante perché pone l’accento sull’opportunità di verificare con attenzione
eventuali casi di ipersensibilità o anafilassi in quei pazienti in cura con
tale farmaco biologico sia durante il trattamento che immediatamente dopo
l’impiego della stessa molecola, affinché gli stessi medici siano messi nella
condizione di essere prontamente disponibili al fine di istituire il
trattamento terapeutico adeguato per fronteggiare un’eventuale situazione di
emergenza. L’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco, prendendo
spunto da quanto avvenuto, ricorda che al manifestarsi di una grave reazione
allergica a seguito dell’infusione di Tocilizumab, il trattamento andrà
immediatamente interrotto e il farmaco mai più utilizzato in quel paziente.
Ricordiamo che parliamo di un farmaco rappresentato da un anticorpo
monoclonale che può essere o meno associato a Methotrexate e trova indicazione nel trattamento dell’artrite reumatoide attiva damoderata a grave in pazienti adulti che non abbiano risposto adeguatamente o
siano intolleranti a precedente terapia con uno o più farmaci antireumatici modificanti
la malattia (DMARD). In questi pazienti RoActemra può essere dato in
monoterapia in caso di intolleranza a Metotrexato o quando sia inappropriato
continuare un trattamento con Metotrexato.
Fonte: AIFA, 2010
XagenaHeadlines2010
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