Maggiore frequenza di ictus, anche mortali, in genere sarebbero maggiormente
verificabili nelle donne nel
postmenopausa che utilizzino farmaci
antidepressivi; è questa la conclusione cui sarebbero giunti ricercatori
americani dopo aver effettuato uno studio lungo e articolato su una popolazione
di donne pari a 136.293 pazienti in post menopausa che assumevano regolarmente
antidepressivi per curare forme di depressione di grado diverso.
Lo studio è durato circa cinque anni
e ha constatato la mortalità di alcuni di questi pazienti associata a malattie
cardiovascolari e accidenti cerebrovascolari sia fra quelle che non assumevano
farmaci antidepressivi, sia fra quelli che li assumevano e ha portato i
ricercatori a queste conclusioni.
Fra coloro che assumevano inibitori della
serotonina per contrastare la depressione il rischio relativo di incorre in ictus aumentava rispetto a
quelle che non assumevano il farmaco di 1,4 mentre si riduceva all’1,3 per le
cause di morte da altre cause. Analogo rischio veniva riscontrato a seguito dall’assunzione
di antidepressivi triciclici.
L’assunzione di quest’ultimi farmaci
era maggiormente associata alla forma emorragica e fatale; occorre però specificare
che nel rapporto costi benefici che attuerà il medico nel decidere o no di
somministrare farmaci antidepressivi vi è la constatazione che la stessa
depressione in queste pazienti va considerata a rischio di malattie cardiache e
vascolari, così come lo stesso stato di post menopausa aumenta il rischio di
malattie quale infarto etc. Ne deriva dunque che la valutazione circa
l’efficacia di un qualsiasi farmaco dovrà essere bilanciata e considerata con
gli effetti che potrebbe avere un’eventuale mancata cura.
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