Quando si
parla di Lupus Eritematoso (Les), ci si riferisce ad una grave malattia
autoimmune che ha il suo picco di insorgenza in particolar modo nelle donne di
età compresa tra i 15 e i 44 anni. Tale patologia tende a colpire organi
diversi mettendo finalmente fine, ai fini della diagnosi, all’idea che ad
essere colpita fosse solo la pelle, mentre
ad essere più ancora interessati dalla malattia sono organi cosiddetti
bersaglio quali le articolazioni, il cuore, il cervello, i polmoni, i reni.
Lo dimostra
il fatto che prima di assistere ad altri sintomi, chi si ammala di lupus
eritematoso presenta per lo più gonfiore alle articolazioni, con dolori anche
forti, fastidio alla luce, spesso febbre, dolore al torace, astenia, tendenza a
perdere i capelli. Oggi le moderne
terapie permettono di controllare i sintomi e, in qualche modo, anche
l’evolversi della malattia. Resta il fatto che nelle forme più gravi diviene
più difficile da una parte vigilare sull’aggravarsi delle condizioni di salute
del paziente e dall'altra alle sue manifestazioni cliniche peggiori, al punto che il ricorso
ai moderni farmaci biologici diviene un importante momento dell’approccio
terapeutico insieme alle terapie tradizionali che coincide con un miglioramento
della sintomatologia e della stessa malattia che diviene dopo trattamento più
gestibile.
Da poco, in
aggiunta agli altri farmaci biologici, s’è fatto strada il Belimumab, nome
commerciale, Benlysta. Parliamo di un anticorpo monoclonale scoperto 15 anni fa
e approvato dalla FDA nel trattamento della grave patologia. Tuttavia il
farmaco non agirebbe come si vorrebbe sulle popolazioni afro e afroamericane. Il
Benlysta pare avere una buona azione sulla proteina Blys che stimola i linfociti
B, ma non è per nulla esente da effetti avversi, a volte gravi e/o gravissimi potendo
in qualche caso giungere ad una tale compromissione delle difese immunitarie
del paziente così esposto a serie infezioni talora persino letali.
Fonte: FDA,
2011
XagenaHeadlines2011
XagenaHeadlines2011
Nessun commento:
Posta un commento
Ti preghiamo di inserire sempre almeno il tuo nome di battesimo in ogni commento