sabato 15 settembre 2012

Pelle: macchie scure e punti neri addio?


La pelle è per il nostro corpo una sorta di abito che ci ripara dalle intemperie regolando anche le diverse escursioni termiche fra noi e il mondo esterno. Ma detta così, la cosa sembrerebbe riduttiva per il ruolo realmente svolto da questo tessuto e per il benessere del nostro stesso organismo. Infatti la pelle è anche un complesso sistema che al pari di tutti gli altri partecipa affinché il corpo funzioni al meglio, si pensi allo scambio e assorbimento di sostanze nutritive che evitano le malattie e perfino provvedono alla stessa nostra esistenza, tant’è che l’intero sistema tegumentario può ammalarsi e quando ciò avviene le ripercussioni cui va incontro la stessa salute sono di sicuro impatto negativo. 

Senza entrare nell’ambito delle patologie, sappiamo invece che una delle caratteristiche in negativo che riguardano la pelle sono quelle antiestetiche macchie scure, punti neri e discromie cui nel corso della vita, prima o poi, ci  si può imbattere.Si tratta di capire il motivo per cui si vada incontro a tali manifestazioni e, parlando di macchie scure, queste sono ascrivibili ad una iperproduzione di melanina, a causa di una sorta di anomalia genetica, per non contare anche quelle infezioni di natura micotica (funghi) che si fanno strada in periodi particolari della vita (stress, surmenage lavorativo) a livello epidermico. Anche il naturale invecchiamento della pelle apre la strada a diffuse macchie che hanno effetti pesanti a livello estetico sul nostro corpo, così come la stessa gravidanza e l’utilizzo di determinate sostanze farmacologiche, possono avere ripercussioni nell’ organismo proprio con la comparsa di tali inestetiche macchie.

Per quanto concerne le discromie, su queste pesano quanto mai i fattori ambientali ma anche ormonali e, ancora una volta lo stress. Infine occhio al rossore della pelle, determinato da agenti esterni fisici e chimici che causano vasodilatazione periferica a volte per fragilità capillare che determina una vera e propria rottura dei vasi più piccoli periferici con relativa microperdita ematica che da luogo essa stessa a macchie più o meno estese della pelle. Fino adesso per minimizzare il problema si è fatto ricorso a quei preparati in grado di svolgere un’attività di tipo coprente direttamente sulla macchia ma i cui risultati si sono rivelati limitati nel tempo e solo parziali. Anche perché, stante l’importanza rivestita dalla pelle per il benessere del nostro organismo, l’azione esterna che apportiamo con i diversi prodotti che si limitano a nascondere la “magagna”, finisce per partecipare poco o nulla al benessere della cute e dunque diviene necessario al contempo correggere l’imperfezione.


Oggi la dermocosmesi ha fatto passi avanti anche in tal senso, si pensi alla ricerca Darphin che con il suo stick discromie, oltre a coprire l’imperfezione lenisce la stessa pelle grazie all’azione sinergica di sei ingredienti lenitivi, racchiusi in una texture altamente coprente, che idratano, leniscono e aiutano a proteggere la pelle. Interessanti ci sembrano proprio questi sei ingredienti, Liquirizia, Gorgoni, Ninfea, Bisabololo, Olio di Mandorle Dolci e Vitamina E, che si mescolano in una texture leggera ed estremamente fine, che donano alla pelle una copertura, da media ad alta, senza appesantire. Insomma, un modo pratico finalmente per badare alla salute della nostra pelle una volta tanto non guardando solo all’impatto estetico che tale parte del corpo riveste ma anche e, soprattutto, al ruolo giocato da una pelle non del tutto sana sulla nostra stessa salute

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