La pelle è per il nostro corpo una sorta di abito che ci ripara dalle intemperie
regolando anche le diverse escursioni termiche fra noi e il mondo esterno. Ma
detta così, la cosa sembrerebbe riduttiva per il ruolo realmente svolto da
questo tessuto e per il benessere del nostro stesso organismo. Infatti la pelle
è anche un complesso sistema che al pari di tutti gli altri partecipa affinché il corpo funzioni al meglio, si pensi allo scambio e
assorbimento di sostanze nutritive che evitano le malattie e perfino provvedono alla stessa nostra esistenza,
tant’è che l’intero sistema tegumentario può ammalarsi e quando ciò avviene le
ripercussioni cui va incontro la stessa salute sono di sicuro impatto negativo.
Senza entrare
nell’ambito delle patologie, sappiamo invece che una delle caratteristiche in
negativo che riguardano la pelle sono quelle antiestetiche macchie scure, punti
neri e discromie cui nel corso della vita, prima o poi, ci si può imbattere.Si tratta di capire il
motivo per cui si vada incontro a tali manifestazioni e, parlando di
macchie scure, queste sono ascrivibili ad una iperproduzione di melanina, a causa di una sorta di anomalia genetica, per non contare anche quelle
infezioni di natura micotica (funghi) che si fanno strada in periodi
particolari della vita (stress, surmenage lavorativo) a livello epidermico.
Anche il naturale invecchiamento della pelle apre la strada a diffuse macchie
che hanno effetti pesanti a livello estetico sul nostro corpo, così come la
stessa gravidanza e l’utilizzo di determinate sostanze farmacologiche, possono
avere ripercussioni nell’ organismo proprio con la comparsa di tali inestetiche
macchie.
Per quanto
concerne le discromie, su queste pesano quanto mai i fattori ambientali ma
anche ormonali e, ancora una volta lo stress. Infine occhio al rossore della
pelle, determinato da agenti esterni fisici e chimici che causano
vasodilatazione periferica a volte per fragilità capillare che determina una
vera e propria rottura dei vasi più piccoli periferici con relativa
microperdita ematica che da luogo essa stessa a macchie più o meno estese della
pelle. Fino adesso per minimizzare il problema si è fatto ricorso a quei preparati in
grado di svolgere un’attività di tipo coprente direttamente sulla macchia ma i
cui risultati si sono rivelati limitati nel tempo e solo parziali. Anche
perché, stante l’importanza rivestita dalla pelle per il benessere del nostro
organismo, l’azione esterna che apportiamo con i diversi prodotti che si
limitano a nascondere la “magagna”, finisce per partecipare poco o nulla al
benessere della cute e dunque diviene necessario al contempo correggere
l’imperfezione.
Oggi la dermocosmesi ha fatto passi avanti anche in
tal senso, si pensi alla ricerca Darphin che con il suo stick discromie, oltre
a coprire l’imperfezione lenisce la stessa pelle grazie all’azione sinergica di
sei ingredienti lenitivi, racchiusi in una texture altamente coprente, che idratano,
leniscono e aiutano a proteggere la pelle. Interessanti ci sembrano proprio questi
sei ingredienti, Liquirizia,
Gorgoni, Ninfea, Bisabololo, Olio di Mandorle Dolci e Vitamina E, che si
mescolano in una texture leggera ed estremamente fine, che donano alla pelle una
copertura, da media ad alta, senza appesantire. Insomma, un modo pratico
finalmente per badare alla salute della nostra pelle una volta tanto non
guardando solo all’impatto estetico che tale parte del corpo riveste ma anche
e, soprattutto, al ruolo giocato da una pelle non del tutto sana sulla nostra
stessa salute.
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