martedì 30 ottobre 2012

Farmaci: esistono almeno 4000 principi attivi capaci di farci incorrere in un incidente d'auto e non lo sapevamo!




Viviamo un’epoca quanto mai sicura in fatto di presidi medici creati apposta per opporci alle malattie, tali tutele sono ovviamente rappresentate dai farmaci, creati apposta, quando non si abusa del loro consumo, per farci stare meglio. Tuttavia, la facilità da una parte nel reperire le diverse sostanze farmacologiche e l’abitudine che a volte abbiamo di ingozzarci con molecole tanto diverse fra di loro, ci fa perdere di vista che ogni principio attivo che noi ci accingiamo ad assumere non è mai scevro da effetti collaterali e controindicazioni. Dovremo dunque fare a meno dei farmaci? Assolutamente no, dovremmo invece prendere la buona abitudine di farci sempre, dico sempre, consigliare dal medico e allo stesso professionista dovremo sempre chiedere se quel farmaco può essere assunto mantenendo intatte le nostri abitudini quotidiane perché in caso contrario, saremo costretti a porre molta attenzione prima di prendere una qualsiasi molecola. Un esempio? In una normale farmacia esistono almeno 4000 principi attivi e non specialità farmaceutiche, che possono seriamente compromettere la nostra capacità di guida, eppure, siamo soliti attribuire questo pericoloso effetto collaterale ai soli ansiolitici e a volte agli antistaminici, le molecole che siamo soliti prendere per lo più contro le allergie. Eppure esistono altri 3998 molecole capaci di indurci lo stesso effetto, lo sapevamo?

Spesso non esiste soluzione al problema, se una malattia è in corso, o la si vuole prevenire, oppure si vogliono semplicemente contrastare i suoi sintomi, ai farmaci dobbiamo far ricorso, ma che almeno si sappia che molti incidenti stradali non capitano soltanto per l'imperizia del conducente, né per il solo l’effetto di alcol o droghe, se capita tutto ciò spesso è solo a causa del “banale” farmaco che abbiamo assunto per curarci da un banalissimo raffreddore, ma il pericolo è sempre in agguato, una minore prontezza di riflessi e qualcuno non sarà più in grado di raccontare a nessuno cosa mai sia accaduto a quell’incrocio pericoloso!

Ne deriva che è necessario che il paziente sappia tutto sugli effetti indesiderati di quella sostanza farmacologica che sta assumendo, a partire dal foglietto illustrativo
interno e per finire alle confezioni dei medicinali che troppo spesso buttiamo via con la carta che avvolge l’intero involucro e che ora invece l’Unione Europea vuole quanto mai più completo, così come molto più complete dovranno essere le informazioni desunte dalla confezione del prodotto. «Può influenzare la reattività, la capacità di guida e la capacità di usare strumenti o macchinari.» Ricordiamoci questa apparentemente semplice avvertenza, perché in questa c’è spesso l’unica chiave di lettura non solo di un inspiegabile incidente stradale, ma anche di un infortunio sul lavoro da parte di chi, attendendo ad attività che avrebbero richiesto massima attenzione, non ha potuto concentrarsi perché sotto l’effetto di un farmaco ritenuto dallo stesso paziente banale
Per quanto non sia possibile sciorinare tutto l’elenco dei principi attivi responsabili di agire negativamente sui nostri riflessi quando guidiamo o ci rivolgiamo ad attività pericolose, ricordiamo in questa sede che tutte quelle sostanze che agiscono contro malattie quali la depressione, l’ansia, le allergie, l’artrosi, alcune forme ostinate di emicrania, l’epilessia, qualche stato particolare di nausea che richiede farmaci che agiscano a livello centrale, alcune classi di farmaci che curano ipertensione, l’insonnia fino a giungere alla cure di alcune malattie autoimmuni, possono avere come effetto collaterale la sonnolenza o l’ottundimento o ancora la semplice caduta dei riflessi che abbassa la capacità di concentrazione e la soglia di vigilanza in auto o quando operiamo su macchine sofisticate o in attività potenzialmente pericolose. Dicevamo che non è possibile stilare l’intera lista di farmaci, non foss’altro perché parliamo di ben 4.000 molecole diverse fra di loro, ne deriva che non solo dobbiamo chiedere al medico, ma leggere anche il foglio illustrativo interno soprattutto quando ci curiamo con molecole
come
 gli ansiolitici, gli antidepressivi, gli antipsicotici, gli anticonvulsivanti, gli antistaminici, gli anticinetosici, alcuni antinfiammatori, alcuni antipertensivi, l’insulina ed alcuni miorilassanti e non è tutto,  occhio a quei farmaci da banco che comprendono diversi principi attivi che agiscono insieme per mitigare alcuni effetti sul raffreddore. Tali farmaci vengono venduti in farmacia come farmaci da banco, ma ciò non esclude, ovviamente, quella stessa sequela di effetti collaterali sol perché la composizione dei singoli principi attivi è minore di un analogo prodotto venduto con altre modalità nella stessa farmacia.

Sonnolenza, vertigini, visione offuscata, confusione, disturbi visivi 

Sono gli effetti che alcuni farmaci possono avere sulla capacità di guida. Ma l'influenza dell'assunzione di medicinali sulla capacità e l'attenzione del guidatore è spesso sottovalutata o poco conosciuta. Il periodo più critico di una terapia è la fase iniziale, quando non è ancora chiaro come reagirà il nostro organismo ai farmaci, se compariranno effetti indesiderati e di che intensità saranno. Nei primi giorni di trattamento sarebbe bene evitare di mettersi al volante. Se non è possibile, usare molta prudenza, cercando di evitare viaggi prolungati senza soste o in condizioni di traffico difficili.

Purtroppo, questo effetto a volte fatale dei farmaci è sottovalutato da pazienti e a volte spesso dagli stessi medici che non raccomandano all’ammalato sempre l’estrema cautela in corso di terapia nella guida dell’auto o a lavoro. Il risultato è che l’alcol e le droghe in genere fanno paura in auto, perché noti sono gli effetti di tali sostanze, meno noti non sono gli effetti dei farmaci, ma la disattenzione con la quale si assumono al punto che, se consideriamo i milioni di automobilisti che circolano sulle nostre strade e se consideriamo l’elevato numero di farmaci consigliati, è del tutto probabile che fra i tanti che guidano ce ne siano altrettanto tanti che sono sotto l’effetto di sostanze attive e dunque il problema a questo punto diviene gigantesco se si considera che mentre è facile stabilire il grado alcolemico di un conducente, meno facile e intuitivo stabilire quello dei farmaci che un qualsiasi automobilista ha in corpo al momento di un  sinistro, ad esempio.

Gli esperti sottolineano, inoltre, come ai fini della circolazione stradale si rivelino problematici soprattutto sonniferi e tranquillanti, quali ad esempio Valium o Lexotan, tanto per citare due prodotti o similari, che sono regolarmente assunti da circa il 10% della popolazione italiana. Ne deriva, per concludere, che mentre ci auspichiamo maggiore chiarezza da parte dei produttori di sostanze farmacologiche, a partire dalle confezioni e dai foglietti illustrativi, analoga precauzione dovrà essere presa da medici e pazienti quando quest’ultimi sono costretti ad assumere sostanze farmacologiche, così come dovrà essere particolarmente stigmatizzato il fatto che nessuno dovrà assumere particolari farmaci insieme all’alcol. Il motivo è duplice, certi farmaci infatti potenziano l’azione dell’alcol, con gli effetti sempre più nefasti per la guida e anche per la salute in generale e, fatto ancor più pericoloso è che l’azione combinata di un farmaco e dell’alcol insieme è del tutto individuale, col risultato che se vediamo uno stesso componente della famiglia aver assunto lo stesso farmaco che stiamo prendendo noi insieme all' alcol, senza che abbia avuto nessun particolare effetto collaterale, a noi potrebbe accadere una situazione del tutto opposta, a partire ad esempio, da un improvviso colpo di sonno alla guida, con effetti quasi sempre tragici, eppure il farmaco era lo stesso e la quantità di alcol ingerita idem, la gli effetti del tutto diversi, a noi è finita sicuramente.... peggio!
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