Potrebbe aprirsi un nuovo scenario nella lotta all'ictus, questo grazie ad un farmaco inedito, tecnicamente un inibitore diretto della trombina il cui principio attivo è il dabigatran etexilato scoperto e prodotto da Boehringer Ingelheim. La prima caratteristica di questa nuova molecola è la facilità d'assunzione, appena due compresse al giorno, altra particolarità del farmaco è l'indicazione medica che prevede l'assunzione per quei pazienti affetti da fibrillazione atriale non valvolare. Negli ambienti scientifici ricordano come da mezzo secolo a questa parte non è mai stato autorizzato un farmaco del genere assumibile oralmente.
Il farmaco viene consigliato ad un dosaggio di 150 mg al giorno per le indicazioni di cui sopra, con particolare attenzione per quei pazienti affetti anche da insufficienza renale che dovranno assumerlo con una posologia dimezzata, ovviamente su prescrizione medica.
Il farmaco prima di essere approvato per l'utilizzo è stato sottoposto a lunghi studi, uno di questi è lo studio Re-Ly con particolare riguardo alla fibrillazione atriale non valvolare che è riuscito a dimostrare in maniera incontroverttibile che 150 mg. di dabigastran etexilato riducono la possibilità di un ictus e/o di un'embolia sistemica del 35%, rispetto al warfarin, il presidio terapeutico fin'ora applicato di fronte a tali condizioni patologiche. Un dato che si aggiunge alla riduzione di sanguinamenti intracranici e di sanguinamenti che compromettono la sopravvivenza.
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