Presto avremo la pillola dei cinque giornidopo, un particolare farmaco, il cui principio attivo è l’ulipristal acetato
approvato a livello internazionale e di prossima approvazione anche in Italia
ad opera dell’Aifa che ne fisserà l’uso e la commercializzazione stessa. Per l’Europa la pillola dei cinque giorni dopo
non è per nulla una novità, visto che è in uso in 21 Paesi, tuttavia con delle
limitazioni, a partire dall’età in cui è possibile assumerla, ovvero, dopo i 18
anni. Occorre dire che, visto che non parliamo di un farmaco abortivo,
l’assunzione della pillola è possibile anche con la normativa in vigore per
quanto attiene l’interruzione di gravidanza, la Legge 194. Resta tuttavia utile
procedere al test di gravidanza per escludere eventuali gestazioni in atto.
Diverse le posizioni dal mondo scientifico a
partire da quella di Giorgio Vittori, past president della Società italiana di ostetricia e
ginecologia, che afferma come approvare un altro farmaco per la contraccezione
d'emergenza, sia uno strumento in più ma resta, comunque, un intervento che
arriva in ritardo su tutto ciò su cui si poteva agire con una prevenzione
adeguata: «Si tratta di un'ulteriore evoluzione degli strumenti per la
contraccezione d'emergenza il cui meccanismo sarà ora da valutare» aggiunge
Vittori «Ma in sé la contraccezione d'emergenza è un strumento che resta per
gestire situazioni in cui non si è fatta prevenzione, non solo delle gravidanze
indesiderate ma anche delle malattie sessualmente trasmesse. L'attenzione va
portata sulle fasce fragili, adolescenti e donne immigrate, in cui c'è stato un
aumento dell'uso della contraccezione postcoitale, un aumento delle
interruzioni di gravidanze e un mancato calo delle gravidanze indesiderate che
non scende sotto la soglia dei 10mila nuovi casi ogni anno».
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