venerdì 5 ottobre 2012

Vitamina D: ecco perchè si oppone al decadimento fisico



Può la vitamina D opporsi al decadimento cognitivo degli anziani e delle donne in particolare? A quanto pare si, lo avrebbero stabilito studiosi di EPIDOS, sottoponendo un cospicuo numero di donne anziane a dei test per studiare l’eventuale azione che la vitamina D esercitava in esse. Le donne che si sono sottoposte allo studio erano 5.596 con un’età media di 80 anni e mezzo. Il gruppo è stato suddiviso in due categorie omogenee, al primo veniva chiesto di assumere vitamina D al di sotto della soglia ritenuta inadeguata per il fabbisogno giornaliero, al secondo veniva somministrata una quantità leggermente o uguale alla soglia ritenuta normale.

Il gruppo di studio è stato esaminato e valutato non soltanto in base all’età dei partecipanti, ma anche sulla base della massa corporea dei soggetti, della loro abitudine di esporsi all’azione diretta dei raggi solari in maniera regolare, in base alla stagione in cui si è svolto il test sulla base di eventuali disabilità e, soprattutto, sulla scorta dei dati in possesso dei medici che attestavano lo stato di salute di queste donne, con particolare riguardo nei confronti di malattie quali l’ipertensione arteriosa, la depressione, l’utilizzo di farmaci psicoattivi e il livello di educazione.

L’implementazione di vitamina D nei soggetti sottoposti a studio è stata esercitata soltanto con la dieta e non integrando la vitamina con farmaci o sostanze parafarmaceutiche. Sulla scorta di questi dati si sono studiati i riscontri afferenti ai test di valutazione cognitiva di questi soggetti e si sarebbe scoperto che le donne che assumevano minori quantità di vitamina D, al di sotto del fabbisogno giornaliero, avevano una performance cognitiva peggiore rispetto a quelle donne che assumevano la vitamina in modo adeguato, tant’è che, in conclusione i ricercatori hanno stabilito che l'assunzione alimentare settimanale di Vitamina-D è risultata associata a performance cognitiva nelle donne anziane. Fonti:( Xagena2010 ) Neurology 2010; 75: 1810-1816 - Neuro2010 Farma2010 Gyne2010


Dove si trova la Vitamina D

Cominciamo col ricordare che la vitamina D è una vitamina liposolubile, ovvero, si scioglie nei grassi e, dunque, la repertiamo nel tessuto adiposo dove, fra l’altro, si accumula. D’estate facciamo normalmente la scorta di tale vitamina perché nella bella stagione l’esposizione ai raggi solari è, ovviamente, maggiore. L’eventuale integrazione di questa vitamina con l’alimentazione è possibile propendendo per quegli alimenti che la contengono in maggior misura. Tali alimenti sono, ad esempio, l’olio di fegato di merluzzo, le uova, ricordando che la Vit D è presente nel tuorlo, il tonno, il salmone, il burro, i formaggi grassi. Nei rari casi di ipervitaminosi D, ovvero quando la vitamina D è in eccesso si osservano sintomi come nausea, perdita di peso, irritabilità e, nei casi più gravi, ritardo della crescita fisica e mentale e deposizione del calcio dalle ossa ai tessuti molli.




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