martedì 27 novembre 2012

Cibi affumicati: fanno davvero male?



Quanti non amano i cibi affumicati? Però, di fronte ad un cibo che abbia ricevuto un trattamento di affumicatura, la domanda che ci si dovrà porre è la seguente? Siamo certi che tali cibi, così trattati, non nuocciano alla nostra salute? A giudicare dalle risposte ricevute da un’indagine condotta dall’EFSA, l’Authority per la Sicurezza Alimentare Comunitaria, i cibi affumicati non fanno bene, anzi, fanno male, lo dimostra l’allarme lanciato all’autorevole Ente Governativo dopo aver esaminato undici aromatizzanti utilizzati per affumicare i cibi, riscontrando  all’interno della lista degli aromatizzanti esaminati, che soltanto due presentavano un certo grado di sicurezza. Secondo i ricercatori infatti, la prima sostanza che è in grado di affumicare i cibi è l’Amoi, una sostanza che è stata definita genotossica, ovvero in grado di mutare i geni delle cellule e dunque di essere potenzialmente cancerogena. Le altre sostanze esaminate producono effetti diversi ma pur sempre tossici per il consumatore.


A ben altra conclusione sarebbero giunti i ricercatori laddove si procedesse ad un tipo di affumicatura dei cibi in maniera del tutto naturale, come ad esempio fanno in Finlandia con il salmone. Soltanto che se si procedesse in tal senso per giungere al prodotto già trattato occorrerebbero ben 15 ore, mentre con un aromatizzante artificiale, come quello già visto, per giungere allo stesso risultato occorrono appena una manciata di secondi. Questo spiega il successo degli aromatizzanti artificiali nell’industria alimentare, dove si ricorre a questi per via dei bassi costi di produzione.
A questo punto ciò che viene da chiedersi è se, ferma la distinzione dei metodi di affumicatura del cibo, possiamo per lo meno star tranquilli quando siamo certi che tale procedura, per lo meno, sia stata svolta in maniera del tutto naturale. Ma anche in questo caso l’attenzione della scienza medica induce alla prudenza, visto che è acclarato che, anche laddove si proceda in maniera del tutto naturale, nel cibo preparato residuano tracce di idrocarburi policiclici aromatici, quali sottoprodotti della combustione, che sicuramente bene non fanno alla nostra salute. 

Ne deriva che non è per nulla facile stabilire se naturale o artificiale che sia la metodica di affumicatura, non attenti ugualmente alla nostra salute, si tratta semmai di vedere, fra tutte le procedure applicate, quale sia la meno dannosa e per questa ragione l’Unione Europea ha stilato un apposito codice da inserirsi nei cibi che prevedono il ricorso alla metodica, anche se, ad otto anni da tale normativa, non tutti gli Stati membri l’hanno applicata, per via del fatto che tale ordinamento risulta oltretutto anche nebuloso. A questo punto come dovrà comportarsi il consumatore? Sicuramente con una certa accortezza in sede di acquisto di beni alimentari, in primo luogo dovrà scegliere quei cibi affumicati di cui sia al corrente che il processo sia stato svolto in maniera naturale, piuttosto che artificiale ed ancor prima, dovrà chiedersi se è davvero indispensabile acquistare prodotti affumicati, stante il fatto che si può sicuramente vivere tranquillamente anche non consumando tali articoli e se lo si fa, prevedendo anche un consumo minore possibile. 

1 commento:

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