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Perché fa paura l’epatite C
L’epatite C è una malattia infettiva che colpisce il fegato, ci si
infetta per via ematica, dunque venendo a contatto con strumenti e oggetti a
loro volta infetti dal virus, ad esempio, bisturi, lamette, siringhe etc.
Parliamo di una patologia ad altissima diffusione, si pensi soltanto che in
tutto il mondo le persone che si devono confrontare con la malattia sono
qualcosa come 170 milioni, al solito al novero del numero degli ammalati sfuggono
tantissimi pazienti che non sanno di essere affetti dalla malattia. Inoltre,
ogni anno vengono infettate qualcosa come 4 milioni di individui in tutto il
mondo, dunque stiamo parlando di una malattia a larghissima diffusione e sempre
in incremento.
Perché apre la strada a gravi
patologie epatiche, a cominciare dal carcinoma epatico, perché favorisce la
possibilità di incorrere in quelle patologie causa di cirrosi epatica, insomma,
non curare adeguatamente l’epatite C espone a rischio morte, nel tempo, il
malato. Si pensi soltanto che il trapianto di fegato, spesso risolutorio del
problema, in Europa si esegue quasi esclusivamente per malati di epatite C.
Per fortuna la ricerca medico scientifica anche in ambito
all’epatite C è tutt’altro che inerte, lo dimostra l’impegno che una grande
industria farmaceutica come la Janssen ha dedicato alla scoperta di Telaprevir,
un inedito antivirale ad azione diretta per il trattamento dell’epatite C
cronica di genotipo 1 da associarsi all’interferone pegilato e alla Ribavirina.
L’EMA, l’Agenzia Europea dei Farmaci ha espresso parere favorevole
al nuovo presidio farmacologico avendo potuto dimostrare l’ampio margine di
sicurezza terapeutico di questo farmaco e l’efficacia in combinazione con il
trattamento standard in più di 2.290 pazienti, con infezione da HCV di genotipo
1. I dati degli studi sono stati pubblicati sul New England Journal of Medicine
e presentati nel 2010 al 61degree(s) Meeting Annuale dell' American Association
for the Study of Liver Diseases.
"Siamo incoraggiati dal giudizio positivo del CHMP e
continueremo a lavorare al fianco delle altre autorità regolatorie per rendere
disponibile telaprevir ai pazienti affetti da Epatite C. Una volta approvata
dalla Commissione Europea, l'aggiunta di telaprevir alla terapia standard consentirà
un miglioramento dei risultati della stessa, che ad oggi è in grado di guarire
il 40-50% dei pazienti con infezione da HCV di genotipo 1" - ha dichiarato
Ramon Polo, Team Leader per lo sviluppo di INCIVO(R) -"Telaprevir fa parte
dell'offerta in continua evoluzione di Janssen nel trattamento delle malattie
infettive, che comprende terapie innovative per l'HIV/AIDS, la tubercolosi e
ora l'HCV. Terapie che stanno aiutando a ridefinire e perfezionare i risultati
dei relativi trattamenti. Janssen continua a impegnarsi per migliorare la vita
dei pazienti e degli operatori sanitari di tutto il mondo".
Da ricordare che Telaprevir è già commercializzato in, America
Latina, Medio Oriente, Africa, India, Australia, America, Giappone e Nuova
Zelanda con il nome commerciale di INCIVO(R);Il 23 maggio 2011, l'FDA, ha
approvato telaprevir per il trattamento delle persone affette da infezione da
HCV cronica di genotipo 1 con problemi epatici compensati.
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