Sappiamo
bene cosa significhi per una donna soffrire di depressione, soprattutto se tale
patologia è aggravata dalla gravidanza stessa e se la patologia è già in atto
quando inizia la gestazione? La condizione clinica della paziente si fa ancora
più delicata. La ricerca farmacologica in tema di depressione ha fatto passi
avanti, anche in quegli stati che coincidano con la gravidanza, ma oggi al
riparo da eventuali molecole farmacologiche non del tutto gradite alle donne, o
a volte addirittura non del tutto praticabili, arriva l’agopuntura.
A
darne notizia un recente studio dello Stanford
University School of Medicine Sleep Medicine Center in Redwood
City, California, che sarà pubblicato sul numero di marzo della rivista di divulgazione
scientifica Obstetrics
& Gynecology. Secondo tale recente lavoro scientifico si
sarebbe addivenuti alla conclusione che pazienti gravide sottoposte a sedute di
agopuntura ottenevano una remissione della sintomatologia nel 63% dei casi
rispetto a quelle che vi si sottoponevano saltuariamente e che dunque godevano
di un successo terapeutico pari al 44%.
“Abbiamo testato l’agopuntura come trattamento
autonomo, ed i risultati sono molto positivi”, ha detto l’autore dello studio Rachel Manber, professore
presso la Stanford University School of Medicine Sleep Medicine
Center. Ma, ha aggiunto, dal momento che si tratta del primo studio
di questo tipo, è necessaria la replica dei risultati”. Ciò non toglie però, a
detta sempre dei ricercatori, che l’agopuntura debba sostituire in toto le
terapie classiche utilizzate per la depressione, soprattutto dove la malattia
sia espressione di uno stato patologico pre sofferto e non subentrato connla
gravidanza.
Dunque
pare di capire che l’agopuntura assolva al meglio alla sua funzione quando ci
si imbatte in pazienti in stato di gravidanza che manifestano episodi di
depressione sporadici più annessi all’aggiustamento fisiologico del nascituro
nel grembo materno e conseguenti inevitabili scariche ormonali non sempre controllabili,
piuttosto che alla depressione intesa come malattia mentale nel senso più
compiuto del termine. Ne
deriva che nessuna donna in gravidanza dovrà decidere autonomamente la terapia
da praticarsi senza prima aver consultato il proprio medico che potrà decidere
in base alla propria esperienza e alle condizioni psico-fisiche della donna, se
affidarla all’agopuntura, alla terapia farmacologica, oppure alla psicoterapia.
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