lunedì 3 dicembre 2012

Agopuntura: funziona contro la depressione in gravidanza



Sappiamo bene cosa significhi per una donna soffrire di depressione, soprattutto se tale patologia è aggravata dalla gravidanza stessa e se la patologia è già in atto quando inizia la gestazione? La condizione clinica della paziente si fa ancora più delicata. La ricerca farmacologica in tema di depressione ha fatto passi avanti, anche in quegli stati che coincidano con la gravidanza, ma oggi al riparo da eventuali molecole farmacologiche non del tutto gradite alle donne, o a volte addirittura non del tutto praticabili, arriva l’agopuntura.

A darne notizia un recente studio dello Stanford University School of Medicine Sleep Medicine Center in Redwood City, California, che sarà pubblicato sul numero di marzo della rivista di divulgazione scientifica Obstetrics & Gynecology. Secondo tale recente lavoro scientifico si sarebbe addivenuti alla conclusione che pazienti gravide sottoposte a sedute di agopuntura ottenevano una remissione della sintomatologia nel 63% dei casi rispetto a quelle che vi si sottoponevano saltuariamente e che dunque godevano di un successo terapeutico pari al 44%.

 “Abbiamo testato l’agopuntura come trattamento autonomo, ed i risultati sono molto positivi”, ha detto l’autore dello studio Rachel Manber, professore presso la Stanford University School of Medicine Sleep Medicine Center. Ma, ha aggiunto, dal momento che si tratta del primo studio di questo tipo, è necessaria la replica dei risultati”. Ciò non toglie però, a detta sempre dei ricercatori, che l’agopuntura debba sostituire in toto le terapie classiche utilizzate per la depressione, soprattutto dove la malattia sia espressione di uno stato patologico pre sofferto e non subentrato connla gravidanza.


Dunque pare di capire che l’agopuntura assolva al meglio alla sua funzione quando ci si imbatte in pazienti in stato di gravidanza che manifestano episodi di depressione sporadici più annessi all’aggiustamento fisiologico del nascituro nel grembo materno e conseguenti inevitabili scariche ormonali non sempre controllabili, piuttosto che alla depressione intesa come malattia mentale nel senso più compiuto del termine. Ne deriva che nessuna donna in gravidanza dovrà decidere autonomamente la terapia da praticarsi senza prima aver consultato il proprio medico che potrà decidere in base alla propria esperienza e alle condizioni psico-fisiche della donna, se affidarla all’agopuntura, alla terapia farmacologica, oppure alla psicoterapia. 

1 commento:

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