Il dubbio balzato
agli occhi dei ricercatori era relativo al fatto di sapere che l’emicrania
potesse in qualche modo connettersi con eventuali patologie dell’apparato
digerente, pirosi gastrica e reflusso gastroesofageo in primis.
Tale dubbio serpeggiava
nei ricercatori ben sapendo quanto, in particolar modo le donne, siano
consumatrici abituali di Fans (farmaci antinfiammatori non steroidei) per
curare i disturbi della cefalea o dell’emicrania se sofferenti della patologia,
al fine di fronteggiare gli attacchi
acuti del disturbo.
Per meglio
comprendere la relazione esistente fra le malattie del digerente ed il consumo
di farmaci per curare l’emicrania o la cefalea, si è proceduto con uno studio
duplice effettuato riferendosi alle risposte che questi pazienti hanno dato ad
un’indagine svoltasi sul web volta a quantificare il consumo di farmaci del
tipo citato o altre sostanze come i triplani assunti per lo stesso motivo.
Tale studio ha
riguardato una popolazione di 1.832 pazienti emicranici rispetto alla quale si
è osservato che almeno 366 di loro soffriva di reflusso gastroesofageo, una
malattia che prevede ipersecrezione acida i cui prodotti secreti dallo stomaco
superano la valvola che mette in comunicazione lo stomaco con l’esofago, il
cardias e finiscono alla lunga per danneggiare anche l’esofago stesso.
Dall’analisi
effettuata non sfuggiva anche un numero di persone, pari a circa 200 pazienti
che presentava pirosi gastrica, mentre il restante 16% della popolazione
intervistata manifestava i sintomi relativi al reflusso gastroesofageo, anche
se in essi mancava una diagnosi che attestasse la malattia. Tali pazienti erano
stati trattati per controllare l’emicrania e la cefalea con fans e con un’altra
classe di farmaci quale di fatto sono i triptani.
Come si vede,
oltre la metà della popolazione presa ad esame ha manifestato i sintomi della
malattia al digerente nel tentativo di curare l’emicrania, da considerare
inoltre che la stragrande maggioranza di questi pazienti erano di sesso
femminile e, dunque, consumatori abituali di Fans anche per fronteggiare i
dolori annessi con il ciclo mestruale.
Traendo dunque
anche una conclusione pratica del problema, non si può non considerare che,
stante il fatto che il rimedio all’inconveniente spetta sempre al medico che dovrà monitorare
con attenzione l’utilizzo che i suoi pazienti fanno di queste classi di
farmaci, allo stesso tempo risulta sicuramente indicato in quei pazienti che
associano all’emicrania anche eventuali disturbi ipersecretivi dello stomaco,
il ricorso a quelle classi di farmaci, inibitori di pompa protonica in primis,
che se da un lato curano la malattia gastrica, dall’altra proteggono la stessa
mucosa gastrica messa i pericolo da quei
farmaci che siano gastrolesivi, come appunto, i Fans.
Katic BJ et al, J Headache Pain 2008; Epub ahead of print
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