venerdì 25 gennaio 2013

Chirurgia Plastica: attenzione al ritocchino low cost



Il ‘ritocchino’ non va in saldi. Il monito arriva dall’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe) che mette in guardia i pazienti verso le offerte speciali super scontate da cogliere al volo. “Chi decide di sottoporsi a un intervento di chirurgia plastica estetica deve farlo con calma e giudizio, dopo aver scelto uno specialista a cui affidarsi e dopo averne verificato le qualifiche” sostiene Mario Pelle Ceravolo, vicepresidente di Aicpe, che spiega: “Si tratta sempre di un’operazione chirurgica, delicata e importante, sia in termini di tecnica sia di risultati, che comporta necessariamente dei rischi. 

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Inoltre apporta dei cambiamenti definitivi nel corpo con i quali si dovrà convivere per il resto della vita. È bene ponderare con attenzione questa scelta”.Attenzione quindi alla chirurgia plastica in offerta speciale, proposta anche su internet da gruppi commerciali che sfruttano l’impulso all’acquisto dei lettori, attraverso forti sconti per un periodo limitato di tempo: un meccanismo che induce l’acquirente a credere che si tratti di un affare così buono da non poter lasciarselo scappare. Ma se questa pratica può funzionare per una borsa o una cena, le cose cambiano quando la posta in gioco è un trattamento medico: “Allo stesso modo bisogna diffidare di carte fedeltà, offerte “compri uno prendi due” e promozioni a tempo – afferma Pelle Ceravolo -. Bisogna riflettere bene prima di intraprendere un’operazione al naso o al seno. È ovvio che la spesa rappresenta un fattore importante e un risparmio può rappresentare un incentivo nella decisione, ma esistono tante altre riflessioni e valutazioni da fare prima di procedere ai fatti in una scelta così importante, in cui in gioco c’è la propria salute”.

È importante che i pazienti sappiano che ci sono costi che non si possono eliminare. Ad esempio nell’intervento più eseguito, quello di mastoplastica additiva, il costo è determinato dalla spesa per le protesi, clinica, anestesia, preparazione pre-operatoria e decorso post operatorio. A queste spese, ogni chirurgo ne può aggiungere altri per migliorare la qualità del risultato (anestetici particolari, protesi di prova, eccetera), oltre al proprio compenso. Sotto una certa cifra, è impossibile offrire un servizio di qualità. Anche supponendo che il chirurgo rinunci al proprio onorario per farsi pubblicità, per risparmiare potrebbe usare protesi di qualità discutibile, operare in un ambiente che non rispetta tutti gli standard o risparmiare sull’anestesia. Insomma, a farne le spese è la sicurezza, che è un dovere in ogni terapia chirurgica.

Per tutelarsi, ogni paziente dovrebbe controllare che il chirurgo scelto sia un professionista serio, che abbia il titolo di specializzazione in chirurgia plastica, che sia iscritto a un’associazione di categoria (Aicpe o Sicpre) e che operi in strutture adeguate. Un professionista valido e competente deve dedicare tutto il tempo necessario a illustrare le caratteristiche di un intervento in maniera realistica e non superficiale, spiegandone i vantaggi e le possibili complicanze, esponendo a ogni paziente un consenso informato che sia chiaro e comprensibile in tutti i suoi punti.

Articolo redatto da Help Consumatori

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