Nella terza settimana di gennaio 379 mila italiani sono stati messi a letto
dall’influenza. Il picco arriverà a metà febbraio. I più colpiti sono i bambini
fino a quattro anni, mentre gli over 65 anni si ammalano meno perché hanno
aderito alla campagna vaccinale. Sono i numeri resi noti oggi dal bollettino
settimanale sull’epidemia della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG).
Il picco dell’influenza di quest’anno raggiungerà il boom a metà
febbraio. Nella terza settimana di gennaio sono stati colpiti dal virus 379mila
italiani, con il numero complessivo degli influenzati dall’inizio
dell’epidemia ad oggi salito a quota 1.649.000 casi. Marche, Valle
d’Aosta, Piemonte, Molise, Campania e Sardegna sono le regioni che
fanno registrare il maggior numero di diagnosi.
In media, negli ultimi sette giorni, 6,25 italiani su mille
sono stati messi a letto dal virus, un dato in costante crescita visto che 15
giorni fa l’incidenza era di 4.50. I bambini sono i più colpiti: per quelli al
di sotto dei 4 anni di età la frequenza è pari a 18,73 casi su mille. E le
cifre rimangono molto alte tra i più giovani (5-14 anni, con 12,67 casi) e gli
adulti fino a 64 anni (15-64 anni, con 4,96 casi), per diminuire in maniera
drastica tra gli ultrasessantacinquenni (fino a 1,96 casi).
Spiega il dott. Claudio Cricelli, presidente SIMG: “Gli anziani si ammalano
molto meno di influenza, malgrado la loro maggiore fragilità, perché si
vaccinano molto di più ed hanno già incontrato alcuni virus in passato,
sviluppando così una protezione. I numeri che forniamo derivano da una attività
di sorveglianza effettuata dalle reti di medici sentinella, che riportano il numero
di ammalati visitati e la diagnosi specifica, attraverso un tampone che indica
con certezza se la malattia è influenza vera o una delle altre patologie
invernali delle vie respiratorie non dovute al virus influenzale”.
Agenzia Help Consumatori
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