Mentre l’umanità guarda con tanta speranza al vaccino
in grado di sconfiggere la meningite, nel frattempo ci si adopera per lo
meno per giungere ad una diagnosi precoce della malattia, cercando in questo
modo di intervenire tempestivamente nella rapida evoluzione della patologia per
lo più pediatrica e non solo.
A fornirci il primo vero test diagnostico per la
meningite sono stati ricercatori del Laboratorio di Immunologia della
Clinica Pediatrica II dell’Università di Firenze, che hanno messo a punto un
rapidissimo sistema che permette di sapere nell’arco di un paio d’ore, massimo,
la positività al batterio che causa la meningite meningococcica. Una patologia
batterica dall’esordio repentino accompagnata da una serie di sintomi
importanti, quali febbre elevatissima, violenti mal di testa, obnubilamento,
rigidità della nuca, il tutto accompagnato da nausea ed in alcuni casi anche da
vomito, spesso encefalico e qualche volta persino esantema.
Il test si effettua su escreato bronchiale, fatto
questo importante anche nell’ipotesi che con un unico esame diagnostico si
volessero escludere eventuali altre malattie batteriche originate in organi e/o
apparati diversi, come avviene con la polmonite spesso associata ad alcuni
degli stessi sintomi che sono invece di pertinenza della meningite.
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