Dalla Francia giunge un’allerta sull’uso della pillola anticoncezionale di
3a e 4a generazione: non vanno prescritte come prima scelta, ma solo come dopo
un’accurata visita sullo stato di salute della donna.
Bisogna, infatti,
prediligere la scelta di pillole di 1a o 2a generazione e, soltanto dopo aver
verificato che non ci siano fattori di rischio di trombosi (ad esempio
precedenti in famiglia), può essere prescritto il contraccettivo di ultima
generazione. In ogni caso la paziente va informata accuratamente sui rischi
legati all’uso di questa pillola. “L’uso della pillola di 3a o 4a generazione
deve essere l’eccezione, non la regola” scrive in una nota il Ministro della
salute francese Marisol Touraine.
Il Ministro francese sollecita l’Agenzia nazionale della sicurezza
del farmaco (Ansm) a rendere pubblici tutti i dati di farmacovigilanza
e a mettere su una campagna di informazione presso i consultori e le farmacie
affinché sia privilegiata la prescrizione della pillola di seconda generazione.
Di quali contraccettivi si parla? Delle
pillole che contengono molecole come il drospirenone, il dienogest, e il
Nomegestrol. In Francia sono commercializzate dal 1984 (quelle di
terza generazione) e dal 2001 (quelle di quarta). Negli ultimi anni l’uso di
questi contraccettivi ha superato quello delle pillole di prima e seconda
generazione.
L’Ansm sta valutando la possibilità di condurre nei
prossimi mesi “uno studio di farmacoepidemiologia, per misurare l’impatto di
questi contraccettivi sulla situazione sanitaria francese globale”, e
per decidere se “prendere misure più radicali” su prescrizione e uso.
Articolo redatto da Help Consumatori
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