Se il
caffè è un piacere…. vediamo di
capire se è anche un toccasana per la salute o se come tanti piaceri, prima o poi
dovranno pagarsi, chissà, anche in termine di salute… persa! Cominciamo
col dire che per noi italiani il caffè, insieme al vino, è la bevanda nazionale
per eccellenza, oltretutto, siamo forse gli unici al mondo a saperlo preparare.
Il caffè all’italiana è infatti il nostro vanto da che mondo è mondo e, proprio
per questo, indugiamo non poco con la tazzina al bar in ogni occasione, in
casa, ad orari prestabiliti, al lavoro come in vacanza. Dunque, è indubbio che
il caffè ci aiuta a vivere meglio, ma il dubbio di fronte ad una bevanda
energizzante resta sempre, possiamo continuare a berne in quantità ogni volta
che vogliamo o dovremmo prestare attenzione maggiore ai piaceri del palato
moderandone l’uso?
I ricercatori non hanno più dubbi, il caffè fa bene. Basterebbe dunque questo a
farci sorseggiare con maggiore serenità l’italica bevanda, ma l’altro
interrogativo che ci poniamo è, come mai tale bevanda farebbe bene alla salute? Perché, rispondono coralmente gli scienziati che al caffè hanno dedicato una cura particolare,
vista la diffusione dei consumi, il liquido nero in tazzina
contiene sostanze quali vitamina E, magnesio e potassio in primis e se non
eccediamo con il consumo da veri caffeinomani, ci protegge pure dal diabete.
Non solo, visto che di malattie si parla, occhio al ruolo che ha il caffè nel
concorrere nella prevenzione di malattie importanti quali sono il Morbo di
Parkinson e, stando a sentire l’autorevolissimo Istituto di ricerche Mario
Negri che rappresenta, fra l’altro, un vero punto di riferimento nella ricerca
farmacologica, la bevanda fumante sarebbe in grado di proteggerci dai tumori
dell’apparato genitale, sia maschile che femminile. Insomma,
il caffè, croce e delizia di chi pensava nocesse alla salute ma non poteva
farne a meno, diviene oggi un vero toccasana per la nostra esistenza, una sorta
di elisir di lunga vita a buon mercato e di facile preparazione. Addirittura i
ricercatori italiani hanno stabilito che tre tazzine di caffè al giorno
abbasserebbero dello 0,6% i tumori alla faringe, alla laringe e all’esofago e
la percentuale di tumori in meno rasenta l’ 1% per quanto attiene le neoplasie
del colon-retto. Peccato che nessuna implicazione positiva si avrebbe per
quanto concerne il tumore allo stomaco… pazienza! Certo qualcuno dirà, non sono
percentuali da brivido, ma se pensiamo al tumore del colon retto, che in Italia
colpisce quasi 50 mila persone all’anno, significa poter strappare alla
neoplasia un numero di persone pari a circa 500 individui all’anno e ciò non è sicuramente
poco.
Ma i
benefici del caffè non si fermano certo qui, si pensi alla cirrosi epatica,
visto che il caffè svolgerebbe un ruolo positivo nel prevenirla, così come
recenti acquisizioni riferiscono di un ruolo importante della bevanda sul
metabolismo degli estrogeni, sui livelli dell’insulina e sul tumore
dell’endometrio, comprese quelle neoplasie a carico degli organi sessuali sia
maschili che femminili e tutto per via del contenuto organolettico della
bevanda. Dunque, stando così le cose, sarebbe ora che nello stilare le diete
personalizzate, gli specialisti della materia si decidessero a dare una collocazione
anche al caffè, così come e stavolta ad auspicarlo è la scienza medica, si
vorrebbe indagare più a fondo sui benefici del caffè, al fine di estrarre la
combinazione di fattori positivi che entrano a far parte della bevanda, utilizzandoli,
opportunamente dosati e, forse anche manipolati, nella cura di quelle malattie
cui il caffè, tanto egregiamente si oppone.
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