Smetto di fumare o provo con la sigaretta elettronica? A porsi questa
domanda saranno stati in molti (fumatori) visto il boom registrato dalle
sigarette elettroniche nell’ultimo anno. Eppure non è ancora certa la loro
efficacia né la loro sicurezza. Di recente l’OMS e l’ISS hanno espresso pareri dubbi sia sulla loro efficacia come metodo per smettere di fumare sia per il
contenuto in nicotina, per cui non si possono escludere effetti dannosi per la
salute. La diffusione delle sigarette elettroniche è, però, una realtà e sono
spuntati come funghi, in tutta Italia, negozi che le vendono. E per un prodotto
che si vende non può non esserci una pubblicità che invita all’acquisto.
Ad esempio quella che dice: “Smetti, smetti… con FumOk, anno nuovo
vita nuova. E fumi ok dove ti pare, come un principe”. E’ la pubblicità che
Altroconsumo ha segnalato all’Antitrust per la sua ingannevolezza. Il
testimonial della campagna è proprio un principe vero, Emanuele Filiberto di
Savoia, ma i concetti cui si fa riferimento non sono del tutto veri.
Non è ancora dimostrato, infatti, che la sigaretta elettronica aiuti a smettere
di fumare, ma la pubblicità fa passare il messaggio che con la
sigaretta elettronica si può smettere di fumare e si possono avere benefici per
la salute “più benessere, più fiato”, mentre nulla di tutto ciò è ancora stato
dimostrato in maniera certa.
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C’è poi un altro scenario ingannevole: lo spot in questione si
svolge in un ristorante e insiste sul fatto che la sigaretta elettronica possa
essere usata dappertutto. Anche questo non è vero: sebbene la legge
antifumo non vieti espressamente l’uso della sigaretta elettronica nei locali
pubblici, sono già diversi i provvedimenti di divieto adottati dalle grandi
aziende di trasporto italiane, Alitalia e Trenitalia in primis, e da alcuni
Comuni – il primo è stato Lomazzo, ma diversi Comuni veneti hanno seguito
l’esempio. E molti bar e ristoranti (e anche dei cinema) chiedono alla loro
clientela di rispettare comunque il divieto, per non rischiare di dare fastidio
ai non fumatori anche solo con l’emissione del vapore (che spesso è aromatizzato).
Per non parlare del fatto che è la stessa Organizzazione mondiale della sanità
ad aver raccomandato l’adozione delle stesse restrizioni usate per ridurre il
fumo convenzionale, e la sua opinione non passerà inosservata.
Agenzia Help Consumatori
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