lunedì 25 febbraio 2013

Infarti e ictus: importante per la donna il numero di figli messi al mondo



Dimmi quanti figli hai e ti dirò quante possibilità hai di andare incontro ad un infarto o ad un ictus. Questa inquietante proporzione emerge da uno studio pubblicato sulla rivista scientifica American Heart Journal e si riferisce ad uno studio approfondito effettuato su ben un milione e trecentomila donne che avevano un’età superiore ai 50 anni all’epoca della ricerca scientifica durata oltre dieci anni.

Seguendo tale lavoro scientifico sarebbe emerso che l’eventualità per la donna una volta
giunta alla menopausa e perso il cosiddetto “ombrello protettivo” ormonale, è direttamente proporzionale al numero di figli messi al mondo. Sembrerebbe infatti che, a meno di cardiopatie esistenti prima della menopausa, a parità di condizioni fisiche generali, mantenevano l’integrità cardiaca quelle donne che non avevano partorito più di due figli nel corso della loro vita. Ciò accadeva anche a quelle donne che non avevano mai avuto figli, come dire che non fare figli o farne massimo due non determina effetti cardiologici importanti. Per quelle donne che invece avevano partorito il terzo figlio, la probabilità di andare incontro ad infarti e/o ictus una volta giunti alla menopausa si elevava del 10%. Un’elevazione ancora più significativa pari al 30% con punte anche del 60%, era riferita a quelle donne che avevano partorito dai quattro ai cinque figli o ancor di più. Il motivo di tutto ciò? Oscuro, dicono gli scienziati, anche se un’ipotesi la fanno quando gli studiosi annettono al maggiore sforzo che il cuore esercita durante una gravidanza e al maggiore disequilibrio ormonale che il periodo della gestazione comporta per le donne, la causa di queste spiacevoli evenienze. 

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