Non diciamo niente di veramente nuovo riportando il
parere dell’EFSA, l’Autorità europea preposta al controllo sulla sicurezza
alimentare, sulle allergie e sui prodotti dietetici, quando asserisce che gli
integratori alimentari a poco o a nulla davvero servono. Il parere dell’Ente europeo è sembrato addirittura
più duro quando ha persino concluso che gli integratori alimentari non solo
hanno pochi benefici reali, ma peccano di scarsa informazione e celano qualche
volta qualche insidia in chi li assume e i medici quando li
prescrivono, non sono neanche messi in grado di capire la quantità o
addirittura la presenza di qualche elemento all’interno delle confezioni di
vendita. Non sfuggono alla condanna neanche i prodotti
dietetici che rientrano nel calderone anch’essi degli integratori che insieme a
questi mancano di uno straccio di studio scientifico serio e, soprattutto
pubblicato, che possa in qualche modo avvalorare quanto propagandato a gran
voce o riportato sulla carta.
Per giungere a sostenere ciò, l’EFSA, ha studiato 808
indicazioni funzionali generiche sulla salute, prendendo in esame tutti i dati
scientifici disponibili. Le indicazioni si riferiscono principalmente a
vitamine e minerali, ma anche a fibre alimentari specifiche destinate al
controllo della glicemia, della funzionalità intestinale o del peso;
indicazioni su acidi grassi legate al miglioramento della funzione cerebrale,
della vista o della salute del cuore; indicazioni riferite a colture di
lattobacilli vivi e alla digestione del lattosio.
Alla luce di ciò si è notato, ad esempio, che se
parliamo di fibre alimentari i produttori di integratori non specificano il
tipo di fibra, non dimostrano che quella sostanza sia davvero utile al
benessere generale basandosi su generiche doti del prodotto in grado di
elargire energia e vitalità.
Ancora più rigido il parere di Silvio Garattini direttore
dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, che dichiara
come gli integratori siano "prodotti inutili, che non servono a niente".
Dietro questi integratori non c'è nessuna base e alcun riscontro scientifico.
Sono prodotti che non servono a nulla, anche perché oggi l'alimentazione è
talmente varia che risponde ai fabbisogni dell'organismo. Almeno nei Paesi
occidentali è così", aggiunge l'esperto. Perché allora sempre più italiani
fanno uso di questi prodotti? "Perché intorno a questi prodotti si monta
una grande propaganda. A cui – conclude Garattini - non corrisponde alcun
effetto".
Dobbiamo dunque gettare nell’”immondizia” tutti gli
integratori alimentari?
Ovvio che se il parere dell’EFSA e di Garattini è
questo, non si può che propendere per l’immondizia, ma… forse con qualche
distinguo.
E’ vero infatti che l’alimentazione è varia nei
Paesi occidentali, forse persino troppo, ma vero è anche che la vita moderna ci
costringe, almeno cinque giorni alla settimana, ad alimentarci in maniera
frettolosa, svogliata e, spesso poco sana. Dunque, non è proprio detto che
l’alimentazione riesca a fornirci quanto ci manca e, dunque in questo caso,
l’apporto degli integratori, se assunti senza esagerare, potrebbe essere utile.
Così come ci sono situazioni patologiche, come le
disfunzioni del sistema venoso periferico, per intenderci il senso di pesantezza
alle gambe che sopratutto le donne avvertono d’estate a causa della difficoltà
del sangue di risalire dalla periferia e che alla lunga conducono alle varici,
così come accade anche in quelle situazioni determinate dalla fragilità
capillare fino a giungere alle emorroidi, dove il ricorso all’alimentazione per
risolvere tali problemi è di fatto impraticabile poiché non ci è dato di
conoscere la quantità e la varietà dei singoli alimenti in grado di opporsi a tali
situazioni patologiche. Per non contare i casi in cui il soggetto che pratica
sport e che dunque a seguito della fatica fisica perde col sudore quei sali
minerali indispensabili al benessere, se non avesse con sé la bottiglietta con
l’integratore di potassio, in primis, soffrirebbe una condizione di stress
organico importante che poi si rifletterebbe anche in una scarsa prestazione
fisica
Forse, come in tante altre cose, la verità dovrebbe
stare a metà. Non credere ai miracoli che molti produttori di integratori
sbandierano, soprattutto quando questi promettono vere e proprie mirabilie in
fatto di mantenimento del peso ideale o, addirittura, rapidi dimagrimenti senza
sforzo e senza osservare alcuna dieta alimentare. Ma, affermare, tout court,
che tutti gli integratori siano uguali e, dunque, tutti inutili ci pare un po’
eccessivo e se vogliamo non del tutto corretto. Semmai, concludendo, si
dovrebbe imporre ai produttori di segnalare a chiare lettere il rischio vero
sulla salute che anche comuni integratori detengono superando le dosi
prescritte fino a divenire, in certe
situazioni, pericolosi e comunque rappresentando in qualche evenienza, in caso
si sovradosaggio, ad esempio, persino mortali.
Già… le dosi prescritte, ma prescritte da chi, se il
ricorso agli integratori non prevede quasi mai il parere del medico, fatto
quest’ultimo che finisce per rendere ancora più nebulosa l’intera
faccenda.
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