Come fare a debellare
la malaria in modo definitivo e, soprattutto, più naturale possibile? Semplice,
a parole, creando in laboratorio zanzare che abbiano la caratteristica di
resistere al plasmodio della malaria e che dunque vadano nel tempo a sostituire
le zanzare in grado di trasmettere la grave patologia. La notizia volta ad informare che qualcosa
in tal senso si sta realizzando è stata pubblicata sulla rivista scientifica
Nature.
Secondo tale nuova acquisizione, le zanzare
costruite in laboratorio potrebbero nel tempo soppiantare quelle in grado di
trasmettere la malattia, almeno di questo avviso è Andrea Crisanti e
Austin Burt dell’Imperial College di Londra e dell’Università di Washington, che
hanno lavorato su Anopheles gambiae, la specie di zanzara che è di
gran lunga il più importante vettore della malaria. Ma come gli scienziati sono giunti a cio’? Usando
un particolarissimo enzima genetico che interviene sul DNA dell’insetto a
livello di un altro gene che fa si che i discendenti detengano sempre la stessa
capacità patogenetica dei genitori. In laboratorio si è visto che introducendo
in speciali gabbie delle zanzare portatrici di malaria con quelle create in
laboratorio, si assisteva nel tempo ad una diminuzione degli insetti patogeni a
favore di quelli cui si era intervenuti sperimentalmente. Il passo successivo sarà quello di immaginare
come le zanzare “ingegnerizzate” possano resistere all’ambiente esterno una volta che
vi sono state immesse, un capitolo della ricerca questo tutto da provare
attendendo i successi sperati.
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