L'argomento è curioso,
ma la notizia è sicura. Visto il trend di crescita dei reati a sfondo sessuale
che vedono quasi sempre vittime le donne, una Società americana s'è inventata
il preservativo “rosa”, uno speciale attrezzo
che protegge la donna dalle aggressioni sessuali.
Curioso è anche il
sistema di funzionamento del preservativo antistupro, che ha richiesto per la messa a punto un lungo lavoro di progettazione durato non meno di tre anni e
che una volta indossato, da bambine e donne adulte, alla stregua di un
assorbente intimo, si avviluppa attorno al membro dell'aggressore nel tentativo
di violenza portato in atto, a causa di particolari aculei predisposti che
finiscono col ferire seriamente il delinquente, in maniera da arrestare le fasi
della violenza. Oltretutto, grazie
al nuovo preservativo anti stupro, in sede di indagini è possibile risalire al
presunto autore della tentata violenza constatando le
ferite che lo stesso abbia riportato durante la violenza.
Inutile dire che
non mancano le polemiche nei confronti della nuova invenzione, ad esempio
correre il rischio di creare nel potenziale stupratore la consapevolezza di dover agire in
modo da preparare la vittima al suo insano gesto costringendola a togliersi il preservativo e dunque facendo
perdurare per più tempo l’azione criminale. Secondo Sonnette
Ehlers, sudafricana che, per motivi professionali ha avuto a che fare con molte
vittime di stupri, i benefici superano di molto i difetti di tale innovativa
trovata che, tuttavia è stata vista da una lettrice del blog in cui si dava
risalto alla notizia della prossima commercializzazione del preservativo anti
stupro, come frutto di ” una mente
malata “. Il preservativo rosa di cui si discute, si chiama Rape Axe e verrà
prodotto in Cina.
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