giovedì 28 febbraio 2013

Raffreddore: uno starnuto da oltre 500 milioni di euro


Per noi il raffreddore è un malanno noiosissimo, quest’anno oltretutto si è avvicendato continuamente spesso colpendo le stesse persone. Ma c’è chi da un semplice raffreddore ricava un business spaventoso, qualcosa come 550 milioni di euro ogni anno, si può dire ad ogni ondata di raffreddore. Ad aver trovato l’Eldorado in tutto ciò, sono le industrie farmaceutiche che con una martellante pubblicità, complice anche la dilagante cultura volta a farci ritenere che i farmaci da banco sono presidi quasi sempre efficaci e comunque sicuri, ci vogliono a tutti i costi far credere che il raffreddore sia un fastidio dal quale allontanarsi immediatamente ed in modo efficace con una semplice pilloletta. Non solo, a dar retta ai messaggi che ci istillano in tv e non solo, parrebbe di capire che la nostra vita frenetica non possa essere stoppata da nulla, men che meno da un raffreddore, visto che con qualche veloce rimedio farmacologico a caro prezzo, oltretutto, si è immediatamante in forma. Ma è educazione sanitaria questa? Ed è giusto trattare un malanno sia pure potenzialmente banale, a questo modo?
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--> Sicuramente no … innanzitutto perché dovremmo abituarci ad interpretare le spie che l’organismo ci invia, anche nel corso di un raffreddore. Quando ci si ammala, sia pure leggermente, il corpo chiede riposo e non stress aggiuntivo. Ben vengano dunque quei presidi farmacologici
che possono eliminarci i sintomi della malattia, ad esempio il naso chiuso, purchè non si esageri con gli antistaminici e con i decongestionanti nasali, il  senso di spossatezza e di dolore alle ossa, i brividi di freddo legati alla febbriciattola etc., ma dovremmo anche considerare che non è affatto consigliabile forzare il nostro organismo mettendolo immediatamente all’opera durante un forte raffreddore, consentendoci di frequentare ambienti chiusi superaffollati come se nulla fosse accaduto. Oltre al fatto di contagiare gli altri, potremmo esporci a complicazioni di maggiore impegno. Altra cosa da considerare. Se proprio dobbiamo far ricorso ai farmaci da banco contro il raffreddore, evitiamo quelli costituiti dall’associazione di diversi principi attivi. Innanzitutto al fine di scongiurare l’eventualità di poter essere allergici a qualcuno di essi ed inoltre per evitare di ingurgitare sostanze chimiche magari inutili. Ancor più cautela dovranno prestare quei soggetti in cura con altri farmaci per eventuali altre patologie. Nessuno informa il paziente che anche un “banale” farmaco per il raffreddore può interagire qualche volta anche seriamente con i farmaci utilizzati per curare patologie serie, ipertensione arteriosa, diabete e qui più ne ha più ne metta.
Per prima cosa durante le acuzie di un raffreddore sarebbe più utile starsene a casa possibilmente al calduccio, purchè si crei della ventilazione utile al ricambio d’aria, senza al contempo creare corrente nelle stanze. Inoltre ricordiamoci che il raffreddore è una malattia incurabile, insomma, va via così come è venuta, ecco perché dovremmo ricreare per l’organismo quelle condizioni ideali affinchè esso si difenda da solo senza innescare spiacevoli ricadute. Tutto quanto ci viene imbonito come farmaco in grado di curare il raffreddore o la sindrome da raffreddamento in genere, null’altro è che un sintomatico che quando va bene combatte il sintomo, mai la malattia. Dunque, possibilmente meglio ricorrere ad un unico farmaco, di norma un antiperitico con azione antinfiammatoria che abbassi la febbre, se presente, ci tolga il fastidio della dolenzia ossea e contribuisca ad alleviarci il mal di gola, se presente. Di norma, idratando l’organismo con la sola acqua da bere se la tosse non è particolarmente violenta, possiamo sconfiggerla senza sedativi della tosse o fluidificanti vari. No, dunque a quelle “insalate” farmacologiche che ci propinano al primo starnuto e che nella stessa compressa comprendono il decongestionante, l’antipiretico, il fluidificante, l’antinfiammatorio e via di seguito. Generalmente la classica Aspirina o il Paracetamolo fanno ancora bene il loro “mestiere”!
La vitamina C, lo Zinco e l'Echinacea non servono a nulla!
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Per prevenire il raffreddore, inoltre occorrerebbe sapere, che non esiste in pratica molto se non il ricorso ai normali sistemi come quelli di lavarsi le mani col solo sapone, inutili gli altri detergenti e di evitare zone sovraffollate, potendoselo permettere. Chi pensa che eccedendo con la vitamina C prevenga il raffreddore o ne acceleri la guarigione nel caso si sia nel frattempo ammalato si illude e basta. Non esiste alcun lavoro scientifico che attribuisca a detta vitamina queste proprietà terapeutiche. Chi pensa inoltre che ricorrendo allo zinco o all’echinacea risolva le malattie da raffreddamento, addirittura prevenendole, rischia solo di spendere soldi per niente. Anche in questo caso chi imbelletta queste sostanze con pseudo lavori scientifici, null’altro sta facendo che indurci in errore per ottenerne un vantaggio. Il motivo? Coloro che ci invitano a fare uso di queste sostanze non hanno uno straccio di lavoro scientifico che possa seriamente dimostrare di come l’echinacea e lo zinco si oppongano efficacemente al raffreddore. Se ci caschiamo, facciamo il gioco di chi partecipa a dividersi la propria fetta di quegli oltre 500 milioni di euro all’anno spesi per dire basta agli starnuti!

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