Per noi il raffreddore è un malanno
noiosissimo, quest’anno oltretutto si è avvicendato continuamente spesso
colpendo le stesse persone. Ma c’è chi da un semplice raffreddore ricava un
business spaventoso, qualcosa come 550 milioni di euro ogni anno, si può dire
ad ogni ondata di raffreddore. Ad aver trovato l’Eldorado in tutto ciò, sono le
industrie farmaceutiche che con una martellante pubblicità, complice anche la
dilagante cultura volta a farci ritenere che i farmaci da banco sono presidi quasi
sempre efficaci e comunque sicuri, ci vogliono a tutti i costi far credere che
il raffreddore sia un fastidio dal quale allontanarsi immediatamente ed in modo
efficace con una semplice pilloletta. Non solo, a dar retta ai messaggi che ci
istillano in tv e non solo, parrebbe di capire che la nostra vita frenetica non
possa essere stoppata da nulla, men che meno da un raffreddore, visto che con
qualche veloce rimedio farmacologico a caro prezzo, oltretutto, si è immediatamante in
forma. Ma è educazione sanitaria questa? Ed è giusto trattare un malanno sia
pure potenzialmente banale, a questo modo?
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Sicuramente no … innanzitutto perché dovremmo
abituarci ad interpretare le spie che l’organismo ci invia, anche nel corso di
un raffreddore. Quando ci si ammala, sia pure leggermente, il corpo chiede
riposo e non stress aggiuntivo. Ben vengano dunque quei presidi farmacologici
che possono eliminarci i sintomi della malattia, ad esempio il naso chiuso,
purchè non si esageri con gli antistaminici e con i decongestionanti nasali, il
senso di spossatezza e di dolore alle
ossa, i brividi di freddo legati alla febbriciattola etc., ma dovremmo anche
considerare che non è affatto consigliabile forzare il nostro organismo
mettendolo immediatamente all’opera durante un forte raffreddore, consentendoci
di frequentare ambienti chiusi superaffollati come se nulla fosse accaduto.
Oltre al fatto di contagiare gli altri, potremmo esporci a complicazioni di
maggiore impegno. Altra cosa da considerare. Se proprio dobbiamo far ricorso ai
farmaci da banco contro il raffreddore, evitiamo quelli costituiti dall’associazione
di diversi principi attivi. Innanzitutto al fine di scongiurare l’eventualità di
poter essere allergici a qualcuno di essi ed inoltre per evitare di ingurgitare
sostanze chimiche magari inutili. Ancor più cautela dovranno prestare quei
soggetti in cura con altri farmaci per eventuali altre patologie. Nessuno
informa il paziente che anche un “banale” farmaco per il raffreddore può
interagire qualche volta anche seriamente con i farmaci utilizzati per curare
patologie serie, ipertensione arteriosa, diabete e qui più ne ha più ne metta.
Per prima cosa durante le acuzie di un
raffreddore sarebbe più utile starsene a casa possibilmente al calduccio,
purchè si crei della ventilazione utile al ricambio d’aria, senza al contempo
creare corrente nelle stanze. Inoltre ricordiamoci che il raffreddore è una
malattia incurabile, insomma, va via così come è venuta, ecco perché dovremmo
ricreare per l’organismo quelle condizioni ideali affinchè esso si difenda da solo
senza innescare spiacevoli ricadute. Tutto quanto ci viene imbonito come
farmaco in grado di curare il raffreddore o la sindrome da raffreddamento in
genere, null’altro è che un sintomatico che quando va bene combatte il sintomo, mai la malattia. Dunque, possibilmente meglio ricorrere ad un unico farmaco, di
norma un antiperitico con azione antinfiammatoria che abbassi la febbre, se
presente, ci tolga il fastidio della dolenzia ossea e contribuisca ad
alleviarci il mal di gola, se presente. Di norma, idratando l’organismo con la
sola acqua da bere se la tosse non è particolarmente violenta, possiamo
sconfiggerla senza sedativi della tosse o fluidificanti vari. No, dunque a
quelle “insalate” farmacologiche che ci propinano al primo starnuto e che nella
stessa compressa comprendono il decongestionante, l’antipiretico, il
fluidificante, l’antinfiammatorio e via di seguito. Generalmente la classica
Aspirina o il Paracetamolo fanno ancora bene il loro “mestiere”!
La vitamina C, lo Zinco e l'Echinacea non servono a nulla!
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Per prevenire il raffreddore, inoltre
occorrerebbe sapere, che non esiste in pratica molto se non il ricorso ai
normali sistemi come quelli di lavarsi le mani col solo sapone, inutili gli
altri detergenti e di evitare zone sovraffollate, potendoselo permettere. Chi
pensa che eccedendo con la vitamina C prevenga il raffreddore o ne acceleri la
guarigione nel caso si sia nel frattempo ammalato si illude e basta. Non esiste
alcun lavoro scientifico che attribuisca a detta vitamina queste proprietà
terapeutiche. Chi pensa inoltre che ricorrendo allo zinco o all’echinacea
risolva le malattie da raffreddamento, addirittura prevenendole, rischia solo
di spendere soldi per niente. Anche in questo caso chi imbelletta queste
sostanze con pseudo lavori scientifici, null’altro sta facendo che indurci in
errore per ottenerne un vantaggio. Il motivo? Coloro che ci invitano a fare uso
di queste sostanze non hanno uno straccio di lavoro scientifico che possa
seriamente dimostrare di come l’echinacea e lo zinco si oppongano efficacemente
al raffreddore. Se ci caschiamo, facciamo il gioco di chi partecipa a dividersi
la propria fetta di quegli oltre 500 milioni di euro all’anno spesi per dire
basta agli starnuti!
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