E' sicuramente una notizia sensazionale quella riferita in Italia
dall’equipe capitanata da Antonio Bartorelli, responsabile dell’Unità di
Cardiologia internistica del Centro Cardiologico Monzino di Milano, che
consiste nella realizzazione di un nuovo stent cardiaco che si auto dissolve. Tale inedito stent cardiaco
avrebbe le stesse caratteristiche pratiche dei punti di sutura. Infatti, è
bioriassorbibile perché costituito da acido polilattico, lo stesso materiale
utilizzato per i punti di sutura che si adoperano in chirurgia.
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Il risultato è che con tale
nuova tecnologia, si ripristina il flusso sanguigno che era andato compromesso
ed in questo modo si riaprono i vasi sanguigni andatisi a chiudere per quelle
patologie ostruttive dei vasi stessi. Lo stent a questo punto, dopo aver
assicurato il ripristino della funzionalità dei vasi, si dissolve dopo circa
ventiquattro mesi dall’intervento. In Italia il primo impianto è stato effettuato a Milano. «La concessione del marchio CE in Europa per il Bvs
rappresenta un significativo successo che premia gli eccellenti risultati
osservati con l'uso di questo dispositivo» afferma Antonio Bartorelli,
La tecnologia Bvs, che stiamo valutando per la prima volta in Italia, ha
dimostrato di rivoluzionare il trattamento dei pazienti affetti da
coronaropatia ostruttiva, poiché fa quello che nessuno altro dispositivo
coronarico medicato è capace di fare, dissolversi in maniera completa e
potenzialmente ripristinare la funzione fisiologica del vaso».
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