Dopo essere passato per i
protocolli terapeutici riservati alla cura del linfoma non Hodgkin, sia pure
con risultati non eccelsi, al punto che il Pixantrone dimaleato, un inedito
antitumorale di nuova generazione non è stato utilizzato come farmaco di prima
scelta nella cura di questa grave neoplasia, adesso tocca al tumore al seno,
dove la molecola è stata sperimentata e pare offrire interessanti prospettive terapeutiche.
C’è da dire però che
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secondo le ultime acquisizioni scientifiche, l’importante società biofarmaceutica
ha annunciato di aver presentato domanda all'agenzia europea per i medicinali
(“EMA”) per l'autorizzazione alla commercializzazione del Pixuvri® (pixantrone
dimaleato) quale monoterapia per il
trattamento di pazienti adulti affetti da linfoma non di Hodgkin aggressivo refrattario o recidivato multiplo.
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Tuttavia la stessa Cell
Therapeutic, che ha agito di concerto con il North Central Cancer
Treatment Group, fa sapere che l’impiego del Pixantrone dimaleato nel caso di
tumore al seno potrebbe rivelarsi una nuova arma in più in possesso della
moderna medicina nell’ambito della cura di questo tipo di neoplasia. Lo studio
da poco intrapreso ha previsto il trattamento con questo farmaco di un numero
di pazienti con cancro metastatico che sia già stato trattato in
precedenza da almeno due, al massimo tre trattamenti chemioterapici
antiblastici che non abbiano apportato però evidenti benefici per il paziente.
La ricerca, i cui risultati si attendono a breve, verrà svolta alla Mayo Clinic
di Rochester, Stati Uniti.
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