Sono gli
stili di vita scorretti uno dei problemi che pesa sulla salute degli italiani,
sedentari e troppo dipendenti da fumo, alcol e azzardo. Ma “molte malattie sono
causate da fattori ambientali, sociali, economici che impongono l’adozione di
politiche intersettoriali nel campo del lavoro, dell’ambiente, della scuola”.
“Stiamo rafforzando le nostre collaborazioni con gli altri settori economici e
sociali e dovremo ulteriormente insistere su questa strada per ridurre i rischi
legati alla scorretta alimentazione, alla vita sedentaria, al gioco patologico,
all’inquinamento ambientale”: lo ha detto il Ministro della Salute Renato
Balduzzi alla presentazione della Relazione sullo Stato sanitario del paese.
Uno dei
problemi degli italiani, emerge dalla relazione, è rappresentato dunque da
stili di vita scorretti. Oltre il 40% ha problemi di
peso e quasi il 5% della popolazione è diabetico. In particolare, l’11% degli
adulti, secondo la relazione, è obeso, il 32% degli adulti in sovrappeso,
quindi il 42% ha un peso in eccesso. Situazione preoccupante anche
per i bambini: l’11% è obeso e il 22,9% è sovrappeso.
Le dipendenze principali sono alcol – circa un milione 300
mila giovani dagli 11 ai 25 anni sono a rischio per consumo fuori pasto o binge
drinking – mentre nell’abuso di sostanze quella per cui la
richiesta di trattamento è più diffusa è l’eroina (70,1% dei pazienti), seguita
dalla cocaina (15,2%) e dai cannabinoidi (9,2% ). Le persone che soffrono di ludopatia,
i malati di gioco d’azzardo, sono stimate in circa 700 mila di cui 300 mila
quelli patologici.
Il quadro
generale che emerge dalla relazione dice che “il Servizio sanitario nazionale
effettua ogni giorno centinaia di migliaia di atti sanitari e di prestazioni
per i cittadini, attraverso le sue strutture pubbliche e con il concorso degli
enti e delle strutture accreditati – ha detto Balduzzi – Cito solo alcuni dati
che riguardano le prestazioni più conosciute: nel 2011 abbiamo avuto
circa 10 milioni di ricoveri ospedalieri, oltre 770 milioni di prestazioni di
specialistica ambulatoriale e di laboratorio analisi, oltre 1 miliardo di
confezioni di farmaci di classe A distribuite. La spesa complessiva è stata
di 112,9 miliardi di euro, con un valore medio pro-capite pari a 1.862 euro, e
un incremento percentuale dell’1,4% rispetto al 2010”. Nel settore della sicurezza alimentare,
si segnala che le attività ispettive condotte dalle Asl hanno realizzato il
controllo su alimenti e bevande in quasi 360 mila unità operative, delle quali
il 14,8% ha mostrato infrazioni. La fotografia del Servizio sanitario nazionale
dice inoltre che sono oltre 150 mila le segnalazioni ricevute dal registro
nazionale delle malattie rare, con più di 500 … l’articolo continua sotto
-->Continua
E' la tanto decantata dieta mediterranea (la causa dell'obesità)
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