venerdì 1 marzo 2013

Pillola anticoncezionale: attenti a quella di terza e quarta generazione

Dalla Francia giunge un’allerta sull’uso della pillola anticoncezionale di 3a e 4a generazione: non vanno prescritte come prima scelta, ma solo come dopo un’accurata visita sullo stato di salute della donna. Bisogna, infatti, prediligere la scelta di pillole di 1a o 2a generazione e, soltanto dopo aver verificato che non ci siano fattori di rischio di trombosi (ad esempio precedenti in famiglia), può essere prescritto il contraccettivo di ultima generazione. 

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In ogni caso la paziente va informata accuratamente sui rischi legati all’uso di questa pillola. “L’uso della pillola di 3a o 4a generazione deve essere l’eccezione, non la regola” scrive in una nota il Ministro della salute francese Marisol Touraine.

Il Ministro francese sollecita l’Agenzia nazionale della sicurezza del farmaco (Ansm) a rendere pubblici tutti i dati di farmacovigilanza e a mettere su una campagna di informazione presso i consultori e le farmacie affinché sia privilegiata la prescrizione della pillola di seconda generazione.
Di quali contraccettivi si parla? Delle pillole che contengono molecole come il drospirenone, il dienogest, e il Nomegestrol. In Francia sono commercializzate dal 1984 (quelle di terza generazione) e dal 2001 (quelle di quarta). Negli ultimi anni l’uso di questi contraccettivi ha superato quello delle pillole di prima e seconda generazione. L’Ansm sta valutando la possibilità di condurre nei prossimi mesi “uno studio di farmacoepidemiologia, per misurare l’impatto di questi contraccettivi sulla situazione sanitaria francese globale”, e per decidere se “prendere misure più radicali” su prescrizione e uso.

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