Conosciamo la tossina botulinica, lo
spettro che si agita ad esempio nelle conserve alimentari malfatte o in quei cibi non
adeguatamente preparati che una volta colonizzati dalla tossina botulinica
risultano persino letali in chi li consuma. Fino adesso la medicina non aveva
molte armi a disposizione per contrastare il grave pericolo per la salute del
malcapitato assuntore di cibi contaminati. Ma adesso le cose parrebbero cambiare
radicalmente, da quando è stata scoperta la vera e prima antitossina
botulinica, un antidoto approvato dalla FDA americana che si oppone a ben sette
sierotipi di tossina botulinica, ovvero la
A, la B,
la C, la D, la E, la F e la G.
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Tale antidoto verrà iniettato a tutti
coloro che presentano anche il solo sospetto di essere andati incorno ad una contaminazione
con botulino. Il botulismo è una malattia rara ma grave causata da
ingestione o inalazione della tossina botulinica, o da esposizione a tossina
secreta dal batterio Clostridium in una ferita o nell'intestino.
I pazienti con botulismo sviluppano una grave debolezza muscolare che
progredisce dalla testa al resto del corpo. Se non trattata, la malattia può
progredire fino alla perdita totale della funzione muscolare e incapacità di
respirare.
La tossina viene immessa sul mercato nonostante la
sperimentazione sia stata eseguita solo su animali contaminati, ma parrebbe
certo che possa funzionare bene anche in umana La sicurezza del farmaco è stata
valutata su 40 volontari sani e monitorata in 228 pazienti trattati con
l’antidoto nell’ambito di un programma gestito dai CDC ( Centers for Disease
Control and Prevention ).
Le più comuni reazioni avverse sono state: cefalea, febbre, brividi, rash, linfoadenopatia, prurito, nausea.
Dal momento che l’antidoto è prodotto da plasma di cavallo può causare reazioni allergiche e una reazione di ipersensibilità ritardata ( malattia da siero ) in persone sensibili alle proteine di cavallo. ( Xagena2013 )
Fonte: FDA, 2013
Neuro2013 Inf2013 Med2013 Farma2013
Le più comuni reazioni avverse sono state: cefalea, febbre, brividi, rash, linfoadenopatia, prurito, nausea.
Dal momento che l’antidoto è prodotto da plasma di cavallo può causare reazioni allergiche e una reazione di ipersensibilità ritardata ( malattia da siero ) in persone sensibili alle proteine di cavallo. ( Xagena2013 )
Fonte: FDA, 2013
Neuro2013 Inf2013 Med2013 Farma2013
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