Mogli, amanti, fidanzate, madri, sorelle, tutte
donne che hanno una cosa in comune, un diavolo
per capello al risveglio la mattina, una condizione questa che tende ad attenuarsi
dopo le prime ore della mattina. Non che gli uomini al mattino siano il massimo
della gaiezza, ma è un fatto acclarato che chi risulta più irritabile al
sorgere del sole sono le donne rispetto agli uomini. Ma perché mai accade tutto
ciò?
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A cercare di dare una spiegazione plausibile al
problema ha pensato la
Duke University nel Nord Carolina, che è intervenuta sull’argomento
stigmatizzando la problematica che sta alla base del disturbo individuandola
nella necessità degli appartenenti al sesso debole di dormire di più rispetto
al sesso forte. Poiché questo non avviene quasi mai, soprattutto quando si
hanno bambini piccoli da accudire anche di notte, il risultato è sotto gli
occhi di mariti e partner in genere che constatano come la donna sia una “belva”
al mattino e l’uomo un agnellino! Quando la situazione si fa più seria, questa
irritabilità resta silente per tutta la giornata.
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Secondo lo studio condotto
dai ricercatori americani, si sarebbe evidenziato un altro aspetto correlato
alla inadeguatezza di sonno notturno per le donne che, non solo si svegliano
più aggressive degli uomini, ma a causa delle poche ore destinate al riposo
rischiano anche da un punto di vista cardiologico potendo esporsi nel tempo a
malattie all’apparato cardiovascolare e non solo, anche i dolori articolari,
quando espressione di infiammazioni sparse, ne risentono e così il poco sonno acutizza
quelle artralgie di cui spesso si lamentano le donne. Se invece è l’uomo a
perdere sonno i problemi sembrano più circoscritti e comunque senza particolari
conseguenze, visto che di norma l’uomo recupera la notte successiva il sonno
perduto la notte precedente.
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