Se, come ormai appare quanto mai assodato, anche la sclerosi multipla
deve essere considerata una malattia autoimmune e visto che queste patologie
risentono in misura diversa dello stress della vita di ogni giorno, come non considerare
queste interferenze del nostro benessere psicofisico una causa importante o
almeno una concausa nell’aprire la strada o esacerbare la sclerosi multipla?
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Se lo sono chiesti ricercatori americani che hanno condotto due
studi paralleli, il primo, lo studio Nurses' Health Study e successivamente lo studio Nurses' Health
Study II ( NHS II ), su una popolazione di sole donne cercando di valutare i
rischi cui le stesse andavano incontro nei confronti della sclerosi multipla
sulla base non soltanto dello stress quotidiano ma anche degli stili di vita
adottati. Alle stesse donne oggetto dello studio è stato chiesto di narrare
anche eventuali traumi infantili o adolescenziali subiti, ad esempio, possibili
abusi sessuali, aggiustando tutte le analisi per età, etnicità, luogo di
nascita, indice di massa corporea e abitudine al fumo. I risultati hanno
dimostrato che un certo numero di queste persone erano già in cura per sclerosi
multipla ed un aumento del rischio si sarebbe evidenziato soprattutto in quelle
donne che avevano subito uno stress grave nella loro vita.
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Mentre parrebbe che
nessun aggravamento del rischio fosse riferito a quelle donne che nella loro
infanzia o adolescenza avevano subito uno stress grave quale poteva essere
stato un abuso sessuale. Dunque si è giunti alla conclusione che non è del
tutto provato che la sclerosi multipla sia associata a stress di qualsivoglia
natura, ma non si può neanche escludere che la malattia risenta dello stress in
generale come potenziale fattore di rischio per la sclerosi multipla, così come
parrebbe assodato che sempre lo stress possa esacerbare la malattia ove già
presente.
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( Xagena2011 )
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