Gli enti pubblici e
le case di cura convenzionate non possono far pagare la retta per il ricovero
di una persona affetta dal morbo di Alzheimer al malato o al parente. Ad
affermarlo è la Corte
di Cassazione, con sentenza n. 4558 del 22 marzo 2012 con la quale statuisce
che la retta deve essere a carico del
Servizio Sanitario Nazionale.
Con l’effetto che il Comune non può
rivalersi sul malato o, se questi è nel frattempo deceduto, sui suoi parenti. A
darne notizia è la Confconsumatori che già in passato ha ottentuto sentenze analoghe circa il
ricovero di ultrasessantacinquenni non autosufficienti: anche in questo
caso, secondo l’art. 23 della legge n. 328/2000, non è possibile per un ente pubblico
o una casa di cura rivalersi sui parenti dell’assistito. Per approfondire è
possibile leggere l’articolo
di Giovanni Franchi, legale di Confconsumatori Parma.
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