domenica 14 luglio 2013

Crisi economica: guardate cosa sta accadendo ai bambini malati





La crisie conomica in Italia miete vittime, nel vero senso della parola e non si tratta solo di considerare coloro che a causa della crisi si suicidano, un problema
--> questo drammatico e inquietante già di per se, si tratta anche di immaginare come a causa della crisi economica ci siano famiglie non più in grado di curare i propri figli.


Infatti il dato che emerge è spaventoso, quasi 8 famiglie su dieci ha problemi, a causa delle crisi economica, a garantire spese sanitarie per i propri figli. Un dato che nei numeri si traduce in più di otto milioni di bambini con un’età compresa fra 0 e 14 anni i cui genitori non riescono più a far fronte alle spese mediche. Anche i pediatri ammettono il problema, sottolineando il fatto che più di 54 famiglie su cento ha tagliato di netto i controlli diagnostici e specialisti e, fatto ancora più inquietante, ben 60 famiglie su cento anticipa lo svezzamento per poter passare ad un’alimentazione più economica. Oltretutto da sottolineare un altro aspetto, non è più il solo pediatra a consigliare il latte artificiale ma in oltre metà dei casi, lo fa il portafogli dei genitori. --> E che dire dei cibi per l’infanzia, quasi quattro italiani su dieci non riescono più ad acquistarli. Stessa anomalia si riscontra nella cura delle patologie croniche. Una situazione da affrontare al più presto. ''L'indagine, che ha coinvolto il nostro Paese da Nord a Sud, - spiega Giuseppe Mele Presidente dell’Osservatorio Nazionale sulla salute dell'infanzia e dell'adolescenza (www.paidoss.it), - conferma un disagio economico pesante sulle famiglie, avvertito nel 90% dei casi (19% molto, 71% abbastanza) in misura maggiore rispetto al passato e sintomo di prospettive poco tranquillizzanti anche per il futuro.

Non sono solo le indagini diagnostiche a segnare il passo, ma anche la prevenzione nel suo complesso registra un preoccupante arresto; l'accesso ai servizi socio-sanitari si sta riducendo anche e soprattutto per i minori affetti da malattie croniche, disabili, per gli adolescenti con dipendenze e per tutti i 720 mila minori che in Italia vivono in povertà assoluta''. Secondo i pediatri intervistati, la crisi ''morde'' proprio perchè comporterà una riduzione nei servizi di assistenza per le malattie croniche (19%) e nella possibilità di accedere a visite specialistiche non erogate dal sistema sanitario nazionale (16%) o ad ambulatori soggetti al pagamento di ticket (15%). Essi temono un peggioramento delle condizioni igienico-sanitarie in età pediatrica nel 10% dei casi, una diminuzione delle vaccinazioni (8%) e un taglio delle forniture di farmaci e alimenti dedicati soprattutto alle malattie rare (8%), ma anche ripercussioni sull'assunzione crescente di scorrette abitudini alimentari (7%), sull'incremento delle malattie infettive (7%) e lo sviluppo di disturbi comportamentali e psichiatrici sempre più frequenti (4%).


Dal canto loro i genitori, con pari intensità nelle diverse Regioni, sottolineano i costi elevati di tutto ciò che serve ai figli più piccoli: a causa del periodo di crisi i pannolini sono giudicati una spesa alta dal 57% di mamme e papà, che in questo momento considerano pesanti per le proprie tasche anche apparecchi per i denti (37%), occhiali (25%) e correttori ortopedici come scarpe e plantari (21%). Restano ancora poco adottate strategie di risparmio come gli acquisti on-line (25,3%) o di gruppo (5,7%) ''ma è solo questione di tempo''. (Fonte asca)

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