Detersivi, medicinali, vernici, cibi tossici. Sono questi i principali
prodotti che possono provocare avvelenamento o intossicazione che, nel 90% dei
casi, avvengono in casa. Ad essere più esposti al rischio sono i
bambini a causa di gesti e comportamenti per loro assolutamente
naturali e che fanno parte del normale percorso di crescita: tendenza a
portare gli oggetti alla bocca, estrema curiosità, desiderio di esplorazione e
capacità di approfittare di circostanze favorevoli, come quando il
genitore è impegnato in una conversazione telefonica, durante la preparazione
dei pasti o in un momento di stanchezza.
“A preoccupare i pediatri – afferma il
dott. Angelo Milazzo, pediatra della Segreteria della Sipps Sicilia
– sono i dati più recenti relativi agli avvelenamenti in Italia: come segnalato
dai Centri Anti Veleni, ogni anno vengono registrate oltre 67.000
richieste di consulenza e nel 44% dei casi si tratta di bambini sotto i 5 anni
di età. L’incuria e la costante sottovalutazione delle insidie
nascoste fra le mura domestiche sono le cause maggiori di avvelenamento nei
bambini e si verificano con maggior frequenza nelle famiglie più disagiate,
soprattutto in quelle dove sono presenti problemi psichici e comportamentali.
Tuttavia, l’avvelenamento può essere provocato anche da un attimo di
distrazione o da un momento di stanchezza, che possono capitare a chiunque e
senza preavviso.”
Per aiutare i genitori, i pediatri SIPPS hanno elaborato una serie
di consigli utili per prevenire il pericolo di avvelenamento o affrontarlo
al meglio.
- Cosa fare in caso di avvelenamento
Contrariamente a quanto ritenuto da molti, subito dopo un’intossicazione
non bisogna mai provocare il vomito, né somministrare latte, né altri alimenti.
In nessun caso, il prodotto ingerito dal bambino va assaggiato, nella
presunzione di poter capire di che cosa si trattiE’ invece consigliabile
consultare subito medici competenti telefonicamente: innanzitutto il proprio
pediatra di famiglia, ma anche un Centro Antiveleni, i medici della Continuità
Assistenziale, le guardie mediche e i presidi vari. Saranno loro a dare i primi
consigli; molte sostanze, infatti, non hanno tossicità e molti farmaci
non sono pericolosi; in questi casi, per esempio, si può evitare di correre al
Pronto Soccorso
- Come evitare l’avvelenamento nei bambini
Conservare le medicine, i prodotti per la pulizia della casa e per
l’igiene personale fuori dalla portata dei bambini. Tra i medicinali,
molto pericolosi risultano i farmaci cardiovascolari e gli psicofarmaci. I
luoghi di custodia più idonei sono rappresentati da armadietti chiusi a chiave
e dai ripiani più elevati degli armadi. È bene evitare di riporre i prodotti
rischiosi in borse, beauty-case, comodini delle camere da letto, perché
risultano facilmente accessibili. Attenzione: negli adolescenti l’ingestione di
farmaci e di sostanze chimiche spesso non è accidentale, ma volontariaNon
travasare prodotti chimici per la pulizia o la manutenzione della casa in
contenitori normalmente utilizzati per il cibo, ma riporli nelle confezioni
originali. Non lasciare detersivi e prodotti per la pulizia sotto il lavello
della cucina. Tra questi, i più pericolosi sono i disgorganti, i solventi, la
soda caustica, l’acido muriatico, gli anticalcari e l’ammoniaca
- Quando l’avvelenamento è “provocato” dai genitori
Può succedere che siano proprio i genitori ad “avvelenare”
accidentalmente i propri figli: la somministrazione di farmaci scaduti
o utilizzati erroneamente, per esempio, così come la preparazione di cibi
tossici, possono risultare estremamente dannosi. Queste le principali
precauzioni da seguire per scongiurare questo pericolo:
- Evitare di mescolare farmaci diversi, senza consultare un medico
- Leggere con attenzione le etichette, le date di scadenza e le indicazioni dei farmaci; questi vanno somministrati sempre secondo le prescrizioni del pediatra o, quanto meno, secondo le indicazioni previste nel foglietto illustrativo
- Non consumare funghi non controllati da esperti. In caso di sospetta intossicazione, occorre accertarsi sempre se altri componenti della famiglia presentino sintomi
- Non mescolare prodotti chimici diversi: l’interazione tra più sostanze può dare luogo a tossicità
- Far attenzione ad alcuni tipi piante che si tengono in casa, poiché particolari specie presentano alcune parti che, se ingerite, di possono risultare tossiche
- Evitare l’uso dell’alcol nei bambini e negli adolescenti. Non si deve sottovalutare neanche l’ingestione di sigarette: il tabacco ha una sua tossicità Nel periodo estivo, porre particolare attenzione all’ingestione di acque contaminate
- Nel periodo invernale, uno dei rischi maggiori è rappresentato dalla possibile inalazione di fumi e sostanze pericolose, quali il monossido di carbonio, prodotti da stufe, caldaie, camini. È comunque buona regola, in ogni stagione, non effettuare combustioni in ambienti chiusi.
Articolo redatto da Help Consumatori
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