venerdì 13 settembre 2013

Diabete: anche i nostri amici a quattro zampe ne vanno incontro, ma un terzo dei proprietari non lo sa!








La nostra Società dei consumi ci ha proiettato noi e i nostri amici a quattro zampe, cani e gatti in special modo, verso malattie che, sbagliando, siamo soliti immaginare solo per noi, a partire dal diabete e da tutte le conseguenze nefaste che ha questa malattia, pensiamo all’infarto e all’ictus fra le più gravi.

Il grosso problema, se pensiamo agli animali d’affezione, non è solo la malattia in sé, ma soprattutto la cura, atteso che somministrare insulina per fiale due tre volte al giorno è tutt’altro che agevole e che dire della diagnosi, davanti al fatto di sapere che solo un terzo dei proprietari di cani e gatti è consapevole della malattia che insidia la salute dei loro “amici”!
Tornando alla cura, immaginate una persona anziana alle prese con un cane o un gatto che, ovviamente, non ne vuol sapere di farsi fare la punturina periodica. La soluzione del problema però pare davvero a portata di mano, con la VetPenTM la prima e unica penna per la somministrazione d’insulina veterinaria, realizzata da MSD Animal Health per semplificare la terapia del diabete del cane e del gatto: facile da usare in ogni situazione, precisa nella selezione della dose, indolore. «I dati epidemiologici disponibili indicano un aumento dell’incidenza nel cane e nel gatto del diabete mellito, patologia che in questi animali compare a partire dai 5 anni di età con un picco attorno ai 7-9 anni – ha detto Andrea Boari, Professore Ordinario di Clinica Medica Veterinaria, Dipartimento di Scienze Cliniche Veterinarie dell’Università degli Studi di Teramo – la diagnosi di diabete mellito viene fatta sulla base di sintomi specifici quali sete eccessiva, aumento della frequenza e della quantità di urine emesse nelle 24 ore, aumento dell’appetito e dimagrimento, e su una documentata e persistente iperglicemia a digiuno associata a glicosuria (zuccheri nelle urine)».

«Nel diabete del cane e del gatto si ricorre sempre e sin dall’inizio all’insulina: la terapia deve essere somministrata due volte al giorno iniziando con dosaggi molto bassi aggiustati gradualmente durante i controlli – ha spiegato Federico Fracassi, Dottore in Medicina Veterinaria e Ricercatore presso l’Università degli Studi di Bologna, Dottore di Ricerca e Diplomato al College Europeo di Medicina Interna Veterinaria – gli obiettivi del veterinario sono due: restituire al cane o al gatto una buona qualità di vita e ottenere un buon controllo dei valori glicemici, mantenuti tra 150 mg/dl e 250 mg/dl; dopo la diagnosi i proprietari sono molto spaventati non tanto per l’insulina, farmaco piuttosto conosciuto, quanto per il fatto di dover fare tutti i giorni al proprio animale due iniezioni».

La VetPenTM piace ai proprietari per i suoi numerosi vantaggi: un ago sottilissimo, piccolo e lubrificato per ridurre al minimo il dolore, il controllo preciso della dose d’insulina senza rischi di ipoglicemie; la maneggevolezza, adatta nella forma a chi ha problemi di movimento nelle mani o problemi di vista; facile da preparare, una volta caricata la cartuccia e preparata la penna, basta ruotare l’apposito selettore sulla dose da iniettare, inserire il minuscolo ago nel sottocute e premere il pulsante. Si conta fino a cinque per essere sicuri che l’insulina sia stata tutta inoculata; pronta per la successiva somministrazione, basta solo cambiare l’ago. A questi bisogna aggiungere un altro importante vantaggio: le cartucce contenenti insulina stabilizzata possono essere conservate a temperatura ambiente per alcune settimane, utile quando si è in viaggio o in vacanza con il proprio pet. (STE. SER.)


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