“Solo i veri chirurghi plastici potranno eseguire operazioni
per aumentare il volume del seno: è la prima volta che si
stabilisce per legge quali sono gli specialisti che possono eseguire un certo
tipo di intervento”: è il commento di Giovanni Botti, presidente di
Aicpe (Associazione italiana di Chirurgia Plastica Estetica)
in merito all’entrata in vigore della legge sulle protesi mammarie.
La legge, entrata in vigore ieri, prevede l’istituzione dei
registri delle protesi mammarie, il divieto di operare minorenni per soli fini
estetici e stabilisce chi sono gli specialisti autorizzati a eseguire
l’intervento.
Le legge indica infatti che l’impianto di protesi al seno a fini estetici è
riservato a coloro che sono in possesso del titolo di specializzazione
in chirurgia plastica, in chirurgia generale, ginecologia e ostetricia o
chirurgia toracica o a chi, alla data di entrata in vigore della
legge, può dimostrare di avere svolto un’attività equipollente a quella della
chirurgia plastica negli ultimi cinque anni.
“Per noi – spiega il presidente Aicpe – questa è una rivoluzione epocale, in
quanto sancisce il principio della competenza nel nostro
campo, nel quale purtroppo abbondano i professionisti improvvisati. Ci risulta
tuttavia difficilmente comprensibile quale rapporto possa esistere, in materia
di protesi mammarie, tra la chirurgia plastica e quella toracica, che è una
branca della chirurgia che si occupa di interventi su polmoni e altre grosse
formazioni intratoraciche. Questa norma ha comunque un notevole rilievo
per la nostra professione, anche di ordine pratico nei confronti dei
direttori sanitari di cliniche e day hospital, i quali dovranno verificare
l’idoneità dei chirurghi a effettuare mastoplastiche additive
nelle proprie strutture.
I medici che operavano non avendo i requisiti,
dovranno smettere di farlo: la legge non definisce la sanzione, ma di certo non
avrebbero la copertura assicurativa nel caso in cui qualcosa andasse storto”.
Ora è importante che le pazienti siano informate.
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