Non tutto quello che circola sul web è vero: a precisarlo è
Altroconsumo in riferimento ad un allarme di marche “assolutamente da evitare”
di biscotti, plum cake, hamburger, tortellini ma anche chewing gum contaminati
da particelle di metalli pesanti come mercurio, cadmio e piombo.
Secondo l’Associazione si tratta di una bufala che, ciclicamente, fa leva sulle
paure dei consumatori.
La notizia, in realtà, risale ad alcuni anni fa ed era partita dal blog di
Beppe Grillo. I dati erano stati poi ridimensionati in
un’intervista rilasciata dall’autore della ricerca da cui è scaturita la
notizia con l’elenco dei prodotti “incriminati”. I metalli pesanti
vengono ricercati negli alimenti, perché sono un indicatore della
contaminazione ambientale. Ma, data la loro presenza nell’ambiente, la loro
presenza negli alimenti – entro certi limiti – è da considerarsi accettabile.
Infatti, per alcuni metalli come il cadmio, il piombo e il mercurio,
esistono limiti massimi di contaminazione previsti dalla legge. In
queste condizioni, perciò, non c’è motivo di temere per la propria
salute. Rimane il fatto che non è un problema da sottovalutare soprattutto
per i bambini, dal momento che, dato il loro peso più basso, è più
facile superare la soglia massima tollerabile.
Altroconsumo spesso effettua la ricerca di metalli pesanti nelle sue
inchieste sui prodotti alimentari ma, nella maggior parte dei casi, non ha
rilevato il superamento delle soglie previste dalla legge. Lo scorso anno ha
analizzato la presenza di arsenico nei prodotti ittici e nei prodotti a base di
riso. In questo caso la legge non prevede limiti massimi per la contaminazione
da arsenico, ma l’Europa sta lavorando per stabilire questi valori.
Ufficio Stampa Help Consumatori
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