L’aspartame è sicuro per il consumo umano: ai livelli di esposizione
attuali, il dolcificante e i suoi prodotti di degradazione (fenilalanina,
metanolo e acido aspartico) sono sicuri. Escluso il rischio che l’aspartame
possa essere cancerogeno o in grado di causare danni ai geni o al cervello.
E’quanto sostiene l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) che ha
portato a termine la valutazione completa del rischio associato all’aspartame
dopo la richiesta di una rivalutazione dei rischi fatta dalla Commissione
europea nel 2011.
Per eseguire la valutazione l’Efsa ha condotto l’esame di tutte le
ricerche scientifiche disponibili sull’aspartame e sui suoi prodotti
di degradazione, compresi studi sugli animali e sull’uomo. Il gruppo di esperti
scientifici sugli additivi alimentari e le fonti di nutrienti aggiunti agli
alimenti (gruppo ANS), spiega l’Autorità, “ha preso in esame tutte le
informazioni disponibili e, in seguito a un’analisi dettagliata, ha concluso
che l’attuale dose giornaliera ammissibile (DGA) di 40 mg/kg di
peso corporeo/die è in grado di tutelare la popolazione generale. La DGA non è tuttavia valida per
i pazienti affetti dalla patologia denominata fenilchetonuria (PKU),
che richiede la stretta osservanza di una dieta a ridotto tenore di
fenilalanina (un aminoacido presente nelle proteine)”.
Dopo aver esaminato studi condotti sugli animali e sull’uomo, prosegue
l’Efsa, “gli esperti hanno escluso il potenziale rischio collegato
all’aspartame di causare danno ai geni e indurre il cancro. Gli esperti
dell’Efsa hanno inoltre concluso che l’aspartame non causa danni al cervello.
Per quanto concerne la gravidanza, il gruppo di esperti scientifici ha
sottolineato l’assenza, per il feto in via di sviluppo, di rischi dovuti
all’esposizione alla fenilalanina derivata dall’aspartame, stante la DGA corrente (fatta eccezione
per le donne affette da PKU)”. I prodotti di degradazione
dell’aspartame, spiega il parere scientifico, sono presenti naturalmente anche
in altri alimenti ma il loro contributo all’esposizione complessiva tramite la
dieta è basso.
L’esame esaustivo condotto dal gruppo di esperti scientifici ANS è stato
reso possibile grazie a due inviti pubblici a presentare dati, che hanno
fornito una grande raccolta d’informazioni scientifiche, comprendenti dati e
studi sia pubblicati sia inediti. Durante la consultazione pubblica sulla bozza
di parere (tenutasi dal 9 gennaio 2013 al 15 febbraio 2013) l’Efsa ha ricevuto
oltre 200 osservazioni, tutte prese in considerazione. Commenta Alicja
Mortensen, presidente del gruppo ANS: “Questo parere rappresenta una delle più
complete valutazioni del rischio associato all’aspartame mai intraprese. È un
passo avanti per rafforzare la fiducia del consumatore nei fondamenti
scientifici del sistema di sicurezza alimentare dell’UE e nel sistema di
regolamentazione degli additivi alimentari”.
Ufficio Stampa Help Consumatori
Ufficio Stampa Help Consumatori
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