sabato 5 settembre 2015

Diabete: nuovo test lo prevede con cinque anni di anticipo e si evita la malattia


Molte volte spereremmo che esistesse una sorta di palla di vetro, non soltanto per leggere il nostro futuro in ambiti più o meno ameni, quanto invece per gettare uno sguardo sul futuro sul bene più importante che abbiamo, la nostra salute e quella dei nostri cari. Ma una tale eventualità è riservata agli angoli più fantasiosi della nostra mente, nella pratica, a parte un po’ di prevenzione, per chi la fa, il futuro è pur sempre quanto mai incerto. Eppure qualcosa sta per cambiare, qualcosa di molto importante per il nostro benessere. Infatti già da adesso, potremo sapere se, pur stando bene, nel volgere di cinque anni ci ammaleremo di diabete!
Certo, detta così sembra una magra consolazione, sapere che di qui a un quinquennio allargheremo le fila dei malati di diabete sembra più una sorta di maledizione che di sollievo. Invece no, perché non solo sapremo se siamo candidati ad ammalarci di questa grave patologia che nel mondo funesta la vita di 387 milioni di persone, secondo le ultime stime dell’International Diabetes Federation. (Xagena), che sono molte, ma molte di più se contiamo pure quelli che pur essendo diabetici non sanno di esserlo, ma avremo pure il tempo per evitare di ammalarci. Non è fantastico?

Scoprire il diabete anche in chi non dovrebbe ammalarsi
La straordinarietà della scoperta non sta solo nel fatto di prevedere il diabete, anche adesso con un anamnesi familiare positiva, è facile immaginare che entro un certo lasso di tempo potremo ammalarci di questa grave patologia metabolica. La straordinarietà della scoperta, che si deve ad uno studio scientifico pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, condotto da Giorgio Sesti, presidente della Società Italiana di Diabetologia (SID), assieme ai ricercatori dell’Università Magna Graecia di Catanzaro e dell’Università di Roma Tor Vergata, individua l’eventuale possibilità di ammalarsi anche in coloro che nulla avrebbero a che fare con la malattia in fatto di predisposizione familiare e quant’altro. Insomma, a casa tua non esiste un diabetico neanche a cercarlo col lanternino? Non preoccuparti,  fra 5 anni il primo diabetico di tutta la tua dinastia sarai tu!
Il test che giungerà a tanto si basa su un carico di glucosio, la cosiddetta curva glicemica, che prevede la misurazione della glicemia due ore dopo aver ingerito 75 grammi di glucosio. Tale studio avrebbe anche evidenziato come sia importante misurare la glicemia anche dopo un’ora dall’assunzione del glucosio e in questo modo scopriremo chi è veramente a rischio di diabete e si interverrà affinché non sviluppi nel breve medio termine la malattia.
Il test da carico di glucosio permette di identificare una nuova categoria di persone con pre-diabete nelle quali una glicemia uguale o superiore a 155 mg/dl, dopo un’ora dal test di carico orale di glucosio predice la comparsa di diabete entro i successivi 5 anni, nelle persone considerate ora sane e che invece presentano un rischio di diabete aumentato del 400%.


Fonte: Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, 2015
XagenaHeadlines2015



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