Il
ketoprofene può causare reazioni di fotosensibilizzazione: per questo l’Agenzia
italiana del farmaco e l’Agenzia europea dei medicinali hanno diffuso
informazioni di sicurezza sui medicinali contenenti ketoprofene per uso topico
(un farmaco antinfiammatorio non steroideo) e il rischio di
fotosensibilizzazione. Dopo la revisione scientifica del 2010,
e dopo le segnalazioni di reazioni avverse di fotosensibilizzazione e di co-sensibilizzazione con
l’octocrilene (filtro UV), è stato deciso, a livello europeo,
che siano effettuate a cadenza regolare delle comunicazioni sul rischio di
fotosensibilizzazione da ketoprofene topico.
Per "fotosensibilità" si intende una reattività esagerata a dosi solitamente innocue di radiazioni nel range dell'ultravioletto o del visibile. Lo spettro d'azione di un fotosensibilizzante
Fra i medicinali che contengono il principio attivo ketoprofene per uso
topico si possono ricordare, a titolo di esempio, Artrosilene 5% gel e
Artrosilene 15% schiuma cutanea, Fastum 2,5% gel,Flexen 5% gel, Ketofarm 5%
gel, Ketoprofene Almus 5% gel, Ketoprofene Eurogenerici 5% gel, Ketoprofene
Ratiopharm Italia 2,5% gel, Ketoprofene Sandoz 5% crema. Nel 2010, spiega la
nota informativa, il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha condotto una revisione scientifica dei dati di sicurezza e di efficacia dei medicinali contenenti ketoprofene per uso topico, a seguito delle segnalazioni di reazioni avverse di fotosensibilizzazione e di co-sensibilizzazione con l’octocrilene (filtro UV). Il Comitato ha concluso che “il profilo beneficio/rischio di questi farmaci rimane favorevole, ma che esiste un rischio di reazioni di fotosensibilizzazione, in particolare un rischio di fotoallergia, con l’utilizzo di medicinali contenenti ketoprofene per uso topico”.
nota informativa, il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha condotto una revisione scientifica dei dati di sicurezza e di efficacia dei medicinali contenenti ketoprofene per uso topico, a seguito delle segnalazioni di reazioni avverse di fotosensibilizzazione e di co-sensibilizzazione con l’octocrilene (filtro UV). Il Comitato ha concluso che “il profilo beneficio/rischio di questi farmaci rimane favorevole, ma che esiste un rischio di reazioni di fotosensibilizzazione, in particolare un rischio di fotoallergia, con l’utilizzo di medicinali contenenti ketoprofene per uso topico”.
I casi di fotosensibilità da ketoprofene per uso topico si verificano in seguito
alla fotodegradazione del ketoprofene stesso alla luce solare, anche in caso di
cielo coperto. “Tale reazione avversa, anche se rara, è stata grave nella
maggior parte dei casi, richiedendo l’ospedalizzazione, l’interruzione del
lavoro e una permanente immunizzazione a causa del meccanismo immunologico
della fotoallergia”, spiega il Comitato, che evidenzia inoltre il rischio di co-sensibilizzazione con
octocrilene, un filtro solare chimico presente in vari prodotti
cosmetici e per la cura personale quali shampoo, dopo-barba, gel doccia e
bagno, creme per la pelle, rossetti, creme anti-età, detergenti per trucco e
spray per capelli.
La reazione di fotosensibilizzazione, dopo la sospensione del ketoprofene,
dura da pochi giorni a qualche settimana ma può anche essere più lunga. Cosa
fare, dunque? Le reazioni avverse, si legge nella nota informativa, “possono essere
prevenute o comunque ridotte al minimo, evitando l’esposizione diretta e
prolungata alla luce solare (anche quando il cielo è velato) o alle lampade
U.V. durante e fino a 2 settimane dopo l’applicazione cutanea di ketoprofene”.
Tutti i medicinali contenenti ketoprofene per uso topico sono ora soggetti a
prescrizione medica e il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto/Foglietto
Illustrativo dei medicinali contenenti ketoprofene per uso topico sono stati
modificati nel 2011. La nota informativa diramata vuole richiamare l’attenzione sulle
raccomandazioni da seguire se si usano medicinali a base di ketoprofene per uso
cutaneo: evitare l’esposizione alla luce solare diretta (anche quando il cielo
è velato), compreso il solarium durante il trattamento e nelle due settimane
successive all’interruzione; proteggere dal sole, tramite indumenti, le parti
trattate; lavarsi accuratamente e in maniera prolungata le mani dopo ogni uso;
sospendere immediatamente il trattamento non appena si manifestano reazioni
cutanee, comprese quelle che si sviluppano a seguito dell’uso concomitante di
prodotti contenenti octocrilene. I pazienti devono sospendere
immediatamente il trattamento e mettersi in contatto con il medico qualora si
presentino i sintomi di fotosensibilizzazioni quali prurito, bruciore, eritema,
orticaria e eruzioni bollose.
Articolo redatto da Help Consumatori
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