Cade
un altro baluardo per i salutisti ad oltranza che fino adesso sembra
si appostassero al supermercato in prossimità del bancone dei
freschi pronti ad ammonirci se solo avessimo tentato di sfiorare una
confezione di burro. Su questo alimento quanti fiumi di inchiostro si
sono sprecati, quante pagine di letteratura anche medica sono state
utilizzate per informarci, redarguirci, consigliarci, minacciarci e
sopratutto convincerci del fatto che il burro non fa male, fa
malissimo! imputato numero uno delle ipercolesterolemie, ovverol'aumento della quantità di colesterolo nel sangue, restringimento
delle arterie e conseguente ictus e infarti a catenelle! Ma in
effetti, le cose stanno davvero così?
A rivalutare il burro scende in campo un'Organizzazione scientifica che ha effettuato uno studio inedito sull'alimento, parliamo della Friedman School of Nutrition Science and Policy della Tufts University, che ha pubblicato l'intero lavoro sulla famosa rivista
Per
giungere a tale
conclusione, gli esperti della Tufts University hanno imposto a 636
mila persone un cucchiaio di burro giornaliero, circa 14 grammi al
dì. Durante
tutto il periodo della sperimentazione, sul numero dei presenti, ne
sono morti 28 mila, si sono verificati 10 mila malattie a sfondo cardiovascolare e si sono verificati 24 mila casi si diabete, fra quelli acquisiti o già in essere. Ma, come hanno fatto rilevare gli scienziati, in nessuno dei casi patologici avvenuti, compresi quelli estremi, si è avuto prova che il burro potesse essere causa di patologie anche gravi.
sono morti 28 mila, si sono verificati 10 mila malattie a sfondo cardiovascolare e si sono verificati 24 mila casi si diabete, fra quelli acquisiti o già in essere. Ma, come hanno fatto rilevare gli scienziati, in nessuno dei casi patologici avvenuti, compresi quelli estremi, si è avuto prova che il burro potesse essere causa di patologie anche gravi.
Le
indicazioni della correlazione tra l'alimento, la mortalità e le
malattie citate in precedenza, al contrario, sarebbero minime o
addirittura insignificanti. Se
poi si va ad analizzare il diabete che è si causa di altre spesso
gravissime malattie, sarebbe emerso che il burro possa aiutare
l'organismo a prevenire la grave patologia metabolica tanto diffusa
oggi, pur prevedendo per quest'ultima acquisizione, una certa cautela
da parte dei ricercatori. Sembrerebbe infatti che il ruolo protettivo
ascenderebbe dalla costituzione del burro e dai suoi
grassi derivati dal latte. Ora vediamo cosa hanno da dire i
nutrizionisti sul burro, che troppo spesso hanno demonizzato, vediamo
se, per lo meno, lo inseriscano a metà strada all'interno di
un'alimentazione sana, fra l'olio extra v ergine d'oliva, le cui
proprietà sono immense e lo zucchero e l'amido, due alimenti meno
salutari che in grandi quantità possono divenire persino dannosi per
l'organismo.
Giuliano
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