Se
c'è una cosa che attecchisce sulla gente non è solo la ricerca
scientifica quando mette a punto nuovi rimedi nel contrasto di
malattie anche gravi, ma in pole position c'è sempre la fatidica
prova costume, sopratutto all'approssimarsi della bella stagione.
Non serve sapere che non esiste nessuna prova costume efficace per
metterci in forma fisica quando per tutto l'anno abbiamo ignorato
ogni regime dietetico volto a farci perdere peso. Eppure si sprecano
i consigli dell'ultima ora per illuderci che basta qualche dieta più
o meno stravagante per farci apparire modelli e fisici atleti in
passerella sulla
spiaggia.
Lo
dice a gran voce Eugenio Toma, Primario Emerito di Dietologia e
Diabetologia dell'ospedale San Camillo di Roma che ha scritto un bel
libro
che val la pena di leggere tutto d'un fiato scritto a quattro mani
con Agostino Macri, dal titolo L'alimentazione equilibrata.
L'indagine svolta dallo studioso in collaborazione con l'esperto di
sicurezza alimentare pone il dito sulle diete miracolose e
sull'inganno
rappresentato dai rimedi portentosi
che senza sacrifici promettono miracoli a piane mani.
Oggi
più che mai, davanti ad un problema che diviene sempre più
scottante, perché riguarda tutte le fasce della popolazione, giovani
e giovanissimi compresi, quali sovrappeso e obesità, cosa c'è di
meglio che
non
inculcare nella
gente l'idea che basta una dieta come quella del limone o del
minestrone per farci ritrovare il nostro peso ideale. In fatto di
diete insomma, si sciupano le elucubrazioni mentali partendo da diete
astruse come quella ipnotica basata sulla concentrazione capace da
sola di
farci perdere peso. E che dire dei farmaci, spesso di sintesi ma
anche naturali come alcuni
integratori alimentari che con la scusa che sono
naturali sortiscono effetti spesso nefasti sulla nostra salute. Il
libro, scritto dai due studiosi, pone l'accento proprio sul rischio
di curarsi da soli di fronte ad una patologia come sarebbe bene
classificare pure l'obesità, così come si sottolinea il fatto che
non
esistono cibi buoni o cattivi, ma “è la dose che fa il veleno”. Anche
un ottimo alimento può causare un’indigestione, così come
un’esagerata riduzione di grassi può causare un eccessivo
indebolimento.
Si
torna dunque a parlare della nota piramide alimentare ideata dalla
Sezione di Scienza dell’Alimentazione del Dipartimento di
Fisiopatologia, Sapienza di Roma del Professor Carlo Cannella. In
questa riscontriamo sempre la presenza dei cereali che se si nota
sono alla base insieme alla frutta e la verdura. Appena sopra
riscontriamo invece la presenza di pesce uova, latticini, erbe,
spezie, alimenti questi importanti ma da assumere anche
quotidianamente
ma con raziocinio. Da assumere saltuariamente ma senza
criminalizzarli, cibi quali dolci,
carne e
salumi.
C'è
una sezione anche per l'acqua da bere a volontà e per il vino, dabere però con moderazione, visto che alle giuste quantità fa bene
alla salute. La famosa piramide alimentare inoltre è importante
perché inserisce l'alimentazione nella vita di tutti i giorni, non
limitandosi a considerare il cibo
solo come un fatto naturale e indispensabile, ma anche come momento
di convivialità,
scelta
dei prodotti
locali,
stagionalità
attività fisica, che
fanno dell'alimentazione
un fatto anche culturale che fa bene al fisico e alla psiche. Ma come accade anche in altri campi, dove
si fiuta il business si dice quel che conviene e anche con l'alimentazione non si fanno eccezioni.
Chi non ricorda il terrorismo psicologico fatto sulla possibilità che la carne fosse cancerogena, chi non sa chele fritture fanno malissimo alla nostra salute, salvo poi asserire ilcontrario e che dire sul ruolo dei grassi, crocifissi sull'altare che
lightè bello
salvo scoprire poi che molto spesso gli alimenti contrassegnati dal
suffisso light sono costituiti da aggiunte di sostanze chimiche che
vanificano tutto il bene che avrebbero voluto apportare al nostro
organismo.
Basterebbe un po’ di sano buon senso dice Macrì: “non trasferire sugli alimenti le nostre personali responsabilità nell’aver adottato uno stile di vita incongruo, dove sedentarietà e stress sono molto più determinanti dei pochi milligrammi di colesterolo di un singolo alimento o delle 20/30 calorie che si possono risparmiare mangiando una mela piuttosto che una banana troppo matura!”
Giuliano
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