lunedì 28 gennaio 2019

Diabete: basta insulina con la siringa, un' invenzione italiana cambia la vita del diabetico






In questa prima fase il nuovissimo sistema che presto sarà in uso ai diabetici è riservato solo ai quei pazienti affetti da diabete tipo 1, quello che un tempo era definito diabete giovanile. Ma non è escluso che l’inedito sistema prima o poi non si possa utilizzarlo anche per i diabetici di tipo due. Ma di cosa si tratta, quale rivoluzionario sistema renderà qualitativamente eccellente la vita del paziente diabetico?


Tutti sappiamo che immettere insulina esogena per contrastare gli effetti del diabete insulinodipendente è un problema non solo pratico, se consideriamo la ripetitività delle iniezioni nel corso della giornata, ma il grosso limite dell’insulina inoculata dall’esterno è dato dal non poter stabilire mai con certezza l’esatta quantità di ormone che serve nei diversi momenti della giornata, ben sapendo che questa sostanza non viene solo regolata dal fabbisogno derivante dall’alimentazione, ma anche dalle normali attività quotidiane, miste alla carica di stress individuale che possono avere ripercussioni sulla minore o maggiore quantità di questo indispensabile sostanza. La buona notizia è che oggi, anche in Italia, è disponibile il primo dispositivo al mondo in grado di dosare la giusta quantità di insulina in maniera del tutto automatica e personalizzandola alle necessità del paziente.


Insomma, una vera e propria rivoluzione senza pari, in quanto il micronfusore riproduce in maniera fedele ciò che l’organismo in condizioni di efficienza esegue nel soggetto sano. Che si sia giunti ad un grado di perfezione totale con quello che è definito “sistema integrato di ultima generazione” lo dimostra il fatto che i primi fruitori di questo innovativo ritrovato sono i bambini di età superiore ai 7 anni. Insomma, "un importante passo avanti verso la totale automazione nella gestione del diabete di tipo 1".
L’innovazione che crea valore
Al Medtronic X Value Lab Campus la Forgiatura, dove è stato presentato il nuovissimo microinfusore non si è trattenuta l’emozione, mista all’entusiasmo per un apparecchio che deduce quando e quanta insulina inoculare nell’organismo, senza particolari interventi dall’esterno laddove si sia stabilita la dose di massima che serve al paziente diabetico. Degno di nota anche il particolare sensore di cui dispone l’apparecchiatura che rileva 24 ore al giorno e ogni 5 minuti i livelli di glucosio nel sangue intervenendo o meno con l’immissione di nuova insulina, grazie ad un dispositivo indossabile all'interno del quale è attivato un algoritmo di controllo che calcola la dose di insulina da infondere sulla base delle glicemie rilevate dal sensore; una pompa sottocutanea (microinfusore) che riceve il comando dal dispositivo indossabile e inietta l'ormone in circolo chiudendo l'anello di regolazione. Riportiamo interamente la scheda del produttore con le caratteristiche salienti dell’apparecchiatura.
Il sensore e il dispositivo comunicano via Bluetooth". Se usato in modalità automatica, il nuovo sistema richiede "un input minimo da parte degli utilizzatori, che devono solo inserire i carboidrati assunti durante il pasto, accettare le raccomandazioni sui boli correttivi e calibrare periodicamente il sensore". Ma "la caratteristica più attesa e importante", si precisa, è "la capacità di prevedere e proteggere la persona con diabete dalle ipoglicemie e iperglicemie. Grazie a un avanzato algoritmo si mimano infatti alcune delle funzioni di un pancreas sano". "L'innovazione è il nostro valore fondativo e distintivo, un investimento positivo in termini di qualità, appropriatezza, efficacia e sicurezza", dichiara Michele Perrino, presidente e amministratore delegato di Medtronic Italia. "Il nostro obiettivo - aggiunge il manager - è offrire percorsi e soluzioni integrate che siano sostenibili per il sistema sanitario e che mettano al centro le comunità di persone con una o più cronicità, favorendo accesso ed equità". "La capacità di stabilizzare automaticamente i livelli di glucosio contribuisce a migliorare il 'Time in range', la percentuale di tempo che trascorre nell'intervallo glicemico ottimale pari a 70-180 milligrammi/decilitro", commenta Riccardo Bonfanti, Diabetologia pediatrica Irccs San Raffele di Milano.




Fonte: Pharmakronos – Paola Olgiata


2 commenti:

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