mercoledì 1 maggio 2019

Di malaria si muore ancora: ma ecco il vaccino


Di malaria si muore ancora, meno in Occidente, tanto in Africa e a perire di questa temibile malattia sono sopratutto i bambini. Fino adesso si è puntato solo sulla prevenzione, ma i risultati sono limitati, sopratutto quando la malattia ha dato segni di essa. Ma oggi è in arrivo un rivoluzionario vaccino.


I risultati di quello che sarà presto un vaccino pronto ad essere utilizzato in maniera diffusa, attualmente è testato a livello sperimentale in tre nazioni africane, Malawi, Ghana, Kenya e laddove è stato sperimentato, i risultati sono stati confortanti, visto che nel 40% dei bambini che si sono sottoposti alla copertura vaccinale, questi risultano protetti. Pariamo del vaccino denominato, fino adesso, con la sigla Rts,S. Che la malaria, di cui da noi si parla poco e che invece rappresenta un problema per i Paesi africani è dato dai numeri che riportano oltre 435.000 decessi in bambini africani, con ben 219 milioni di contagi e il solo Malawi ha registrato qualcosa come 5 milioni di casi di malaria nel solo anno 2017. La scelta dei tre Paesi africani non è stata casuale, perché sono quelli maggiormente attrezzati nella prevenzione della malattia, a partire da forme sia pure empiriche ma spesso efficaci come le zanzariere diffuse in tutto il territorio. Tali Paesi sono quelli che rispetto agli altri il problema malaria lo affrontano con maggiore consapevolezza e conoscono bene la malattia e, quindi, risultano i luoghi dove il problema viene affrontato con maggiore consapevolezza. Il vaccino di cui si è parlato, deve essere somministrato quattro volte: una volta al mese per 3 mesi e poi una quarta dose 18 mesi dopo. Questa fase dovrebbe essere completata entro il 2023, secondo Path Initiative. Fonte: Pharmakronos


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