Di malaria si muore ancora: ma ecco il vaccino
Di
malaria si muore ancora, meno in Occidente, tanto in Africa e a
perire di questa temibile malattia sono sopratutto i bambini. Fino
adesso si è puntato solo sulla prevenzione, ma i risultati sono
limitati, sopratutto quando la malattia ha dato segni di essa. Ma
oggi è in arrivo un rivoluzionario vaccino.
I
risultati di quello che
sarà presto un vaccino pronto ad essere utilizzato in maniera diffusa, attualmente è
testato a livello sperimentale in tre nazioni africane, Malawi,
Ghana, Kenya e laddove è stato
sperimentato, i risultati sono stati
confortanti, visto che nel 40% dei bambini che si sono sottoposti
alla copertura vaccinale, questi
risultano protetti. Pariamo del vaccino
denominato, fino adesso, con la sigla Rts,S. Che la malaria, di cui
da noi si parla poco e che invece rappresenta un problema per i Paesi
africani è dato dai numeri che riportano oltre 435.000 decessi in
bambini africani, con ben 219 milioni di contagi e il solo Malawi ha
registrato qualcosa come 5 milioni
di casi di malaria nel solo anno 2017.
La scelta dei tre Paesi africani non è stata casuale, perché sono
quelli maggiormente attrezzati nella prevenzione della malattia, a
partire da forme sia pure empiriche ma spesso efficaci come le
zanzariere diffuse in tutto il territorio.
Tali Paesi sono quelli che rispetto agli
altri il problema malaria lo affrontano con maggiore consapevolezza e
conoscono bene la malattia e, quindi, risultano i luoghi dove il
problema viene affrontato con maggiore consapevolezza. Il
vaccino di cui si è parlato,
deve essere somministrato quattro volte: una volta al mese per 3 mesi
e poi una quarta dose 18 mesi dopo. Questa fase dovrebbe essere
completata entro il 2023, secondo Path Initiative. Fonte: Pharmakronos
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