Si chiama Eds, l’eccessiva sonnolenza diurna, insomma, quella che ci fa “dormire in piedi” durante il giorno, con ripercussioni anche serie sulla qualità della vita e sulle performance delle nostre giornate. Spesso ciò si associa ad una condizione che si verifica durante il sonno della notte.
si caratterizza per pause nella respirazione durante il sonno (apnea) o di una riduzione significativa del passaggio dell’aria nelle vie aeree dovuto all’ostruzione parziale o totale delle prime vie aeree (ipopnea). Durante il sonno, tra apnee e ipopnee, le pareti delle vie aeree superiori si chiudono con frequenza variabile diminuendo la saturazione di ossigeno dell’emoglobina (ipossiemia) che causa micro-risvegli di 10-30 secondi, ma anche di un minuto, non percepiti dal paziente, ma che portano a un sonno frammentato, meno efficace e non ristoratore.Da non dimenticare che uno dei primi sintomi associati all’apnea notturna è anche il russamento, che affligge oltre chi risente di questa condizione in prima persona, anche la persona che gli dorme accanto. "Questo nuovo farmaco agisce su recettori che si trovano su cellule del cervello che sono coinvolte nella stimolazione della vigilanza. In particolare, il farmaco agisce legandosi ai recettori H3 dell’istamina. Ciò aumenta l’attività di alcune cellule cerebrali denominate neuroni istaminergici, importanti per tenere l’organismo sveglio", spiega Luigi Ferini Strambi, primario del centro di Medicina del sonno dell’Irccs Ospedale San Raffaele e professore ordinario di Neurologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
Importante ricordare che lo stato di veglia compromesso dai continui risvegli notturni, in certi casi puo’ determinare tutta una serie di microsonni diurni, della durata anche di qualche secondo che possono risultare altamente devastanti e pericolosi alla guida o per chi attende a lavori dove è richiesta la massima attenzione e concentrazione.
È vero, dopo una o più crisi di apnee notturne ci si sveglia e si rimane tutto il giorno storditi
RispondiEliminaUn aiuto potrebbe venire dai cerotti i nasali, Marco
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