lunedì 15 maggio 2023

Chinoloni e Fluorochinoloni: non ci si suicida, ma si possono avere effetti gravissimi

 

Si fa un gran parlare in quest’ultimo periodo, per la verità se ne parla da circa 4 anni, degli eventi avversi che antibiotici facenti parte della famiglia dei fluorochinoloni e Chinoloni sarebbero in grado di determinare. Parliamo di molecole quali: Ciprofloxacina, Levofloxacina, Moxifloxacina, Gemifloxacina, Ofloxacina, Gatifloxacina, Norfloxacina, Lomefloxacina, Besifloxacina. Ultimamente si è visto che tali antibiotici utilizzati nel contrasto di alcune infezioni del tratto urinario, per lo più, ma anche nel contrasto delle infezioni dell’apparato respiratorio, comprese infezioni della pelle e delle articolazioni, presentano una sequela di effetti collaterali rari ma di una certa gravità, addirittura molto gravi, in alcuni casi, al punto da limitare sempre di più il loro utilizzo ai casi in cui il rapporto rischi benefici sia tale da privileggiare molecole a più basso impatto negativo sulla salute del paziente.

Pensando di suffragare quest’evidenza, un recentissimo studio del 2022 svoltosi in USA avrebbe valutato il rischio di suicidalità in pazienti che avevano assunto farmaci a base di fluorochinoloni, rispetto ad altri pazienti che avevano utilizzato per le stesse patologie antibiotici diversi della famiglia dell’Azitromicina o molecole quali il trimetoprim-sulfametossazolo. Lo studio è stato vastissimo, avendo coinvolto una popolazione di partecipanti di ben 2.756.268 adulti con età maggiore di 18 anni, che erano stati curati per infezioni respiratorie, polmoniti, nello specifico, oppure malattie urinarie, cistiti, pielonefriti, uretriti, nel periodo compreso fra il 2003 e l’anno 2015. Si è successivamente studiato l’ingresso al pronto soccorso per ricovero in ospedale o visita al Pronto soccorso per ideazione suicidaria o autolesionismo entro 60 giorni dall'inizio del trattamento. Ebbene, secondo lo studio, la cura con fluorochinoloni non è stato associato a un rischio sostanzialmente aumentato di ricovero in ospedale o visite al Pronto soccorso per suicidio rispetto all'Azitromicina o al Trimetoprim-Sulfametossazolo. 

Ciò non toglie tuttavia l’attenzione che si è data e si sta dando a questa categoria di antibiotici, al punto che a partire dalla FDA (l’Agenzia americana per la Salute) si è chiesto di limitarne al massimo l’uso, informando medici e pazienti del rischio che si corre con l’uso di queste specialità farmacologiche, a partire dai disturbi dell’attenzione, dall’irrequietezza, compresi problemi di memoria e così via. Lo scorso ottobre, il Comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza (Prac), dell’Agenzia europea per il farmaco ha raccomandato restrizioni dell’uso di antibiotici fluorochinoloni e chinoloni (somministrati per bocca, per iniezione o per via inalatoria) a seguito di una revisione degli effetti indesiderati potenzialmente di lunga durata e invalidanti riportati con questi medicinali. A novembre, un nuovo effetto collaterale è stato aggiunto ufficialmente a questo elenco: il verificarsi di aneurismi aortici. È una dilatazione del muro dell’arteria che può rompersi e avere conseguenze estremamente gravi. Questo rischio è maggiore negli anziani.

Tutto ciò si somma a quanto visto, sulla base della revisione del farmaco e sulla scorta di altri elementi avversi riportati con l’uso di questi farmaci, ad es. Rottura del tendine di Achille e disturbi nervosi. Al punto che se ne sconsiglia l’utilizzo di fronte ad infezioni lievi o moderatamente gravi, riservandoli a quei casi in cui la molecola è quasi insostituibile rispetto ad altre. Se poi andiamo ad osservare categorie fragili, come anziani affetti o no da patologie nefrologiche o in terapia con corticosteroidi, i fluorochinoloni andranno sicuramente evitati. Così come, nella revisione del farmaco è stata aggiunta la raccomandazione di sospendere il trattamento in caso di avvisaglie di una sintomatologia a carico dei muscoli, delle articolazioni o del sistema nervoso.

M a l’utilizzo di fluorochinoloni, alla luce di tutto quanto sopra, è diminuito?

Secondo l’Ema, l’Agenzia europea del Farmaco, se è vero che se ne utilizzano meno, se ne consumano ancora troppi e forse perché il paziente li prende anche ad insaputa del proprio medico, magari perché gli fu prescritto un tempo, oppure, perché ha visto qualche persona a lui vicino trarre benefici da questi antibiotici.

E' per questo che il Comitato di farmacovigilanza Prac dell'Ema, riunitosi dal 10 al 12 maggio, ha lanciato un richiamo agli operatori sanitari, ribadendo che "l'uso di antibiotici fluorochinolonici somministrati per via orale, iniezione o inalazione deve essere limitato a causa del rischio di effetti collaterali invalidanti, di lunga durata e potenzialmente irreversibili". Un alert ripreso e diffuso online dall'Agenzia italiana del farmaco Aifa. Una Nota informativa importante (Nii) verrà inviata ai professionisti della salute per invitarli a un impiego corretto.

Nomi commerciali dei maggiori fluorochinolonici

Ciprofloxacina : Ciproxin

Lévofloxacina: Levoxacin, Tavanic

Moxifloxacina: Avalox

Norfloxacina: Norflox, Boroxin

Fluméquine
Ofloxacina: Exocin, Oflocin 




Fonti: Xagena2022 - Wang J et al, BMJ 2022; 379: e069931 - Inf2022 Psyche2022 Farma2022
Pharmakronos, Help Consumatori 

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