Non È Una Questione di Matematica, Ma di Psicologia!
Questo non è un errore di calcolo del nostro cervello, ma una profonda verità sulla nostra psicologia del denaro. Questo fenomeno ha stuzzicato le menti di illustri studiosi, portando a ricerche approfondite da parte di premi Nobel come Daniel Kahneman e Richard Thaler. Loro ci hanno spiegato che la nostra mente non valuta il denaro in modo puramente logico o razionale, ma è influenzata da complesse "contabilità mentali" e dalla nostra percezione di guadagni e perdite.
1. La Teoria del Prospetto: Il Dolore delle Perdite Pesa Più della Gioia dei Guadagni
Kahneman e il suo collega Amos Tversky hanno dimostrato con la Teoria del Prospetto un principio fondamentale: siamo molto più sensibili alle perdite di quanto lo siamo ai guadagni di pari valore.
Quando paghi una rata, la percepisci come una perdita mensile, un denaro che "ti sfugge" dalle mani. Estinguere il debito significa semplicemente che questa perdita cessa. È un enorme sollievo, certo, ma è pur sempre il ritorno a uno stato "neutro", al non perdere più. È un po' come se stessi salendo da un meno 500 a uno zero.
Un aumento di stipendio, invece, è percepito come un nuovo guadagno, un'aggiunta netta al tuo reddito esistente. Non è la cessazione di qualcosa di negativo, ma l'arrivo di qualcosa di positivo. È come salire da uno zero a un più 500. La gioia di un guadagno, per la nostra mente, è spesso più intensa del sollievo per la cessazione di una perdita, anche se l'impatto economico è identico. Il nostro punto di riferimento psicologico si sposta: nel caso del debito, ci si libera da un peso; nel caso dell'aumento, si acquisisce un nuovo "potere".
2. La Contabilità Mentale: Scompartimenti Diversi per Soldi Uguali
Richard Thaler ci ha spiegato che il nostro cervello tende a dividere i soldi in "scompartimenti mentali" diversi. Il denaro proveniente da fonti diverse o destinato a scopi diversi viene trattato in modo differente, anche se si tratta della stessa valuta.
L'Aumento: I 500 euro extra dell'aumento finiscono spesso in uno "scompartimento" di reddito disponibile aggiuntivo. Li vediamo come denaro "nuovo" e "libero" che possiamo usare per goderci la vita, per risparmiare per un obiettivo, o per toglierci qualche sfizio. Ci danno un senso di maggiore autonomia e possibilità.
La Rata Estinta: I 500 euro "liberati" dalla fine del finanziamento, invece, spesso cadono nello scompartimento delle "spese fisse che non ci sono più". È un alleggerimento, un recupero di quella cifra che era già "impegnata". Raramente li etichettiamo mentalmente come "guadagno extra" per una spesa nuova e divertente; più spesso si integrano nel budget generale, magari migliorando la capacità di risparmio o coprendo altre spese silenziose.
È la differenza tra "guadagnare 500 euro" e "non dover più spendere 500 euro". La prima frase ha un'energia e una positività intrinseca che la seconda non ha, anche se il risultato numerico è identico.
Questo complesso meccanismo, pur nella sua semplicità di sperimentarlo di persona, fa anche riflettere sulle strategie di marketing di banche e finanziarie. Quante volte ci hanno allettato con finanziamenti "facili", abbinando a questo scenari di posti esclusivi dove recarci in vacanza o macchine prestanti, tutto grazie ai loro soldi in prestito, e poi... "Paghi fra due/tre mesi". Insomma, l'onere più importante per loro, la restituzione del finanziamento più gli interessi, è reso meno allettante per noi, quasi "sotterrato", mentre in superficie brillano le enormi possibilità che ci si aprono con soldi non nostri.
3. Il Senso di Progresso e Riconoscimento
Tornando al potere gratificante del denaro, un aumento di stipendio è spesso un riconoscimento del nostro valore, della nostra crescita professionale. Ci dà un senso di progresso, di essere apprezzati, il che ha un impatto profondo sulla nostra autostima e sul nostro benessere psicologico. La fine di un debito, pur essendo un traguardo importante, è più un "ripristino" della normalità finanziaria, non necessariamente un segnale di un tuo valore accresciuto nel mondo del lavoro.
La nostra mente, però, è ingegnosa: spesso riesce a trasformare il sollievo della fine di un debito in un'opportunità per un "successivo riconoscimento", spingendoci a richiedere, statisticamente con molta frequenza, un nuovo finanziamento "gratificante". Le banche e le finanziarie questo lo sanno benissimo!
Esempi Pratici: Dove si Nasconde il Fenomeno?
Questi meccanismi psicologici non si manifestano solo con debiti e stipendi, ma fanno parte di molte delle nostre decisioni quotidiane. Pensiamo ad altri esempi:
Il Rimborso Fiscale vs. Il Bonus Inaspettato: Immagina di ricevere un rimborso dalle tasse di 1.000 euro. È un sollievo, certo, un "recupero" di soldi che erano tuoi. Ma ora pensa a ricevere un bonus extra non atteso dal lavoro di 1.000 euro. Il bonus genera spesso più euforia, perché è denaro "nuovo" che non ti aspettavi e che senti di aver "guadagnato" in più, a differenza del rimborso che era semplicemente un qualcosa di "restituito".
Lo Sconto su una Bolletta vs. Una Vincita Minima: Uno sconto di 50 euro sulla bolletta del gas ti fa piacere, alleggerisce una spesa. Ma vincere 50 euro al gratta e vinci, anche se la cifra è la stessa, genera una sensazione di gioia molto più vivida e, sppaimo bene, cosa si nasconde in queste vincite, il bisogno di... riprovarci! Il primo è un "risparmio su una perdita evitata", il secondo è un "guadagno puro".
La Scelta del Regalo: Preferiresti ricevere un regalo che ti solleva da una spesa, faccimo un esempio: "ti pago l'affitto di questo mese" o un regalo dello stesso valore che ti permette di comprare qualcosa di nuovo che desideri? Per molti, la seconda opzione porta più felicità. Sarà che per qualcuno pagare l'affitto è un optional? (ovviamente si scherza!)
Questi esempi ci mostrano come la nostra mente sia cablata per esaltare i guadagni e mitigare il sollievo dalle non-perdite, influenzando le nostre sensazioni e, di conseguenza, il nostro benessere.
La Morale del "Mistero": Essere Consapevoli Fa la Differenza
Capire questi meccanismi non ci rende meno "irrazionali", ma ci dà gli strumenti per essere più consapevoli di come percepiamo il denaro e le nostre finanze e come chi opera nel mondo finanziario è addestrato per utilizzarlo usando noi come consumatori.
Sapere come funziona la nostra mente può aiutarci a:
Gestire le Aspettative: Non sentirci "strani" se un aumento ci rende più felici della fine di un debito.
Pianificare Meglio: Essere consapevoli che un "risparmio" su una spesa viene percepito diversamente da un "guadagno" può influenzare come allochiamo i nostri fondi liberati.
Apprezzare i Piccoli Guadagni: Riconoscere il valore psicologico dei piccoli extra, oltre a quello matematico.

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